Si allontana dalla struttura sanitaria e viene arrestato poco dopo. Parliamo dell’ergastolano Giovanni Maiorano, 65enne di San Donato, personaggio di spicco della Sacra Corona Unita negli anni 90 ed ex collaboratore di giustizia.
Il suo nome è legato ad un efferato fatto di cronaca: la moglie Maria Carmela e la figlia Valentina vennero ammazzate da Angelo Izzo, “il mostro del Circeo”. I cadaveri furono trovati nel giardino di una villetta nelle campagne di Ferrazzano, vicino Campobasso, nell’aprile del 2005. Sotterrate e ricoperte di calce, tecnica per accelerare il processo di decomposizione.
Giovanni Maiorano, come detto, è stato arrestato quest’oggi per evasione nel barese. L’udienza di convalida e il processo per direttissima si terranno domattina.
Il 65enne, precedentemente detenuto presso il carcere di Lecce ed assistito dall’avvocato Stefano Chiriatti, aveva ottenuto, circa due anni fa, il permesso di farsi curare in una struttura sanitaria poiché le sue condizioni erano incompatibili con il regime carcerario.
Giovanni Maiorano è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Cristiano Mazzeo, decapitato nel novembre del ’90 a San Donato, a 17 anni. Inoltre, dal 1994 al ’96 è stato sottoposto al programma di protezione per i collaboratori di giustizia.