Irregolarità nello smontaggio della struttura? Il gip concede la facoltà d’uso al lido “Tropea”

Il giudice ha ritenuto che la facoltà d’uso fosse compatibile “in ragione dei pochi giorni rimasti al termine della stagione estiva” ed ha perciò accordato l’uso dello stabilimento per il tempo richiesto.

Dopo il sequestro preventivo delle scorse ore, è stata concessa la facoltà d’uso per il noto stabilimento balneare “Tropea”, situato in località Alimini, lungo il litorale che conduce ad Otranto. La decisione porta la firma del gip Giulia Proto. Il giudice, nonostante il parere contrario del pm Maria Vallefuoco, ha accolto l’istanza dell’avvocato Alessandro De Matteis, difensore della titolare del lido, ritenendo che la facoltà d’uso fosse compatibile “in ragione dei pochi giorni rimasti al termine della stagione estiva” ed ha perciò accordato l’uso dello stabilimento per il tempo richiesto.

Il sequestro preventivo era stato disposto dal gip Alessandra Sermarini ed eseguito dagli agenti della polizia provinciale. Nella sua istanza, la difesa aveva chiesto che lo stabilimento potesse continuare ad operare sino al 5 settembre, sostenendo che un così limitato periodo d’uso non avrebbe potuto arrecare conseguenze tali da risultare incompatibile con il sequestro preventivo.

Il provvedimento del gip Proto, con  cui viene accolta la tesi della difesa, viene ritenuto dall’avvocato Alessandro De Matteis: “misurato e ragionevole perché tiene conto del poco tempo che manca alla conclusione della stagione balneare e pone di fatto rimedio agli effetti nefasti di un sequestro preventivo, incredibilmente disposto nel mezzo dell’estate 2021, nonostante l’avvio delle indagini risalga al 2020”.

Il legale continua, affermando: “Una simile istanza mi era stata accolta di recente per il Lido Bona Vista di Porto Cesareo, così come è accaduto per altri stabilimenti, e francamente avrei stentato a comprendere un trattamento diverso. Quanto all’esito delle indagini siamo sereni e confidiamo di poter dimostrare che la struttura è conforme ai titoli autorizzatori e che questi sono legittimi. Del resto, l’impianto accusatorio muove da un malinteso concetto di “facile amovibilità” e dall’erronea supposizione che il permesso di costruire sia per opere stagionali, omettendo di considerare che sul punto abbiamo già ottenuto una sentenza favorevole del TAR Lecce che accerta la “valenza annuale” del titolo edilizio e dell’autorizzazione paesaggistica. Il che ci consente di restare fiduciosi sugli esiti delle indagini.”

L’avvocato De Matteis conclude, affermando: “Per adesso ci basta aver scongiurato danni gravi e poter mantenere gli impegni presi con i nostri clienti”.



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