Patteggiano la pena tre bulgari coinvolti nell’inchiesta che il 12 marzo scorso portò a ventidue arresti per un grosso giro di prostituzione nel centro di Lecce, con ramificazioni in altri paesi della provincia e nel brindisino.
Nelle scorse ore, il gip Giulia Proto ha accolto l’istanza di patteggiamento della difesa a 2 anni e 10 mesi di reclusione ciascuno per Mariyanov Marchelo Chakarov, 30enne e Andrianov Galin Iliev, 36enne e Kamenov Pepi Milchev, 32enne. Sono difesi dagli avvocati Raffaele Benfatto, Benedetto Scippa, Ladislao Massari, Pasquale Scorrano.
I tre imputati hanno patteggiato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, con l’esclusione invece dell’accusa di associazione per delinquere contestata nell’indagine svolta dalla squadra mobile e coordinata dal sostituto procuratore Giovanna Cannarile.
In precedenza i tre avevano ottenuto gli arresti domiciliari (sempre su istanza della difesa). Stesso discorso per Mitkova Milena Yancheva, 28 anni, difesa dall’avvocato Luigi Corvaglia.
Chakarov è accusato di aver gestito i luoghi in cui si svolgeva la prostituzione, fra Mesagne, Ugento e Galatina in accordo con Iliev, mentre Milchev avrebbe reclutato ed accompagnato due lucciole e ottenuto i relativi proventi.
L’ordinanza a firma del gip Antonio Gatto su richiesta delle pm Giovanna Cannarile della Dda e delle colleghe Erika Masetti e Rosaria Petrolo della Procura ordinaria, venne eseguita dagli agenti della Questura di Lecce.
I destinatari delle misure sono indagati, tra l’altro, per i reati di associazione per delinquere, di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, tratta di persone, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, alterazione di stato, estorsione, sequestro di persona, lesioni personali, minaccia e calunnia, con l’aggravante della transnazionalità.
Gli interrogatori di garanzia si sono svolti davanti al gip Alcide Maritati.
