Si spegne la speranza di ritrovare Giulia Cecchettin ancora in vita. Le possibilità che la studentessa tornasse a casa, dalla sua famiglia, si erano ridotte al lumicino dopo il video dell’aggressione immortalato dalla telecamera di uno stabilimento, non lontano dal parcheggio dove un testimone aveva assistito ad una violenta “lite tra fidanzati”. Il piccolo lumicino, a cui tutti si sono aggrappati per non pensare al peggio, si è spento con il ritrovamento del corpo in un canalone, non lontano dal Lago di Barcis, dove si erano concentrate le ricerche seguendo gli spostamenti della Fiat Punto nera con cui Filippo Turetta si è allontanato.
L’addio della sorella
Un selfie allo specchio, in cui sorridono. Elena Cecchettin ha scelto una foto in bianco e nero per salutare la sorella. «Rest in power, i love you», ha scritto.
Restano i fiocchi rossi appesi sul cancello per la laurea in Ingegneria biomedica all’Università di Padova, un traguardo conquistato da Giulia con la forza di una guerriera, in un anno difficile dopo la scomparsa della mamma. Resta il silenzio, dopo gli appelli composti, le dichiarazioni dignitose. Resta il dolore.