Guardia di Finanza: il bilancio annuale delle operazioni aeronavali

Il reparto aeronavale della Guardia di Finanza pugliese traccia Il bilancio di un anno di attività per cielo, terra e mare. In totale, nelle coste confinanti con Grecia e Albania, sono stati 250 i clandestini rintracciati, 27 i trafficanti identificati e ben 13 gommoni catturati.

Emergono segnali importanti circa il ripresentarsi di alcuni illeciti come contrabbando di sigarette e preoccupanti attività gestite da organizzazioni mafiose locali e straniere. 

E’ il momento di tracciare un bilancio delle attività aeronavali concluse nel 2013, come illustra il Colonnello Maurizio Muscarà, comandante del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, deputato al contrasto dei traffici illeciti sull’intero territorio regionale e sul basso adriatico e l’alto jonio. Con oltre 2.700 missioni aeree e navali, le fiamme gialle pugliesi hanno svolto l’attività di polizia economico finanziaria e il contrasto a fenomeni illeciti come il traffico internazionale di stupefacenti, l’immigrazione clandestina, il contrabbando di tabacchi lavorati esteri, le violazioni ambientali e demaniali. Significativo, inoltre, il concorso fornito dalla componente aeronavale nel soccorso e nella salvaguardia della vita umana in mare e in caso di pubbliche calamità.

Contrasto ai traffici illeciti via mare –  Nell’ambito delle numerosissime missioni operative condotte sul mare dai mezzi aerei e navali, prevalentemente nell’arco notturno, sono stati 5 i quintali di tabacchi lavorati esteri3,1 le tonnellate di stupefacente, del tipo marijuana, sottoposti a sequestro e  più di 250 i migranti clandestini rintracciati27 i trafficanti e gli scafisti arrestati e 13 i mezzi navali catturati, quasi tutti gommoni e motoscafi di grosse dimensioni dotati di potenti motori, idonei a coprire senza difficoltà il tratto di mare che separa le coste pugliesi dalle vicine regioni dell’Albania e della Grecia, anche con condizioni meteo avverse nel tentativo di eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Tabacchi lavorati esteri – Il sequestro di tabacchi, operato in diversi interventi aeronavali ha confermato il concreto tentativo di riavviare il contrabbando cosiddetto “extraispettivo”, via mare, in aggiunta al consolidato sistema del contrabbando “intraispettivo” adottato dalle organizzazioni criminali. Contrabbando intraispettivo: viene introdotta nel territorio dello Stato merce estera attraverso i canali doganali, es. porti, aeroporti, valichi stradali, utilizzando documentazione di accompagnamento falsificata e spesso, anche un carico di copertura. Contrabbando extraispettivo: si introduce  nel territorio dello Stato, merce estera al di fuori dei tradizionali canali doganali, ad esempio con l’impiego di imbarcazioni che arrivano in punti della costa ritenuti poco vigilati. Tale sistema veniva prevalentemente adottato dalle organizzazioni contrabbandiere in Puglia negli anni ’80 e ’90.

Sull’attenzione da attribuire al fenomeno del contrabbando di recente è intervenuto anche il Procuratore Nazionale Antimafia Roberti, in occasione di un incontro con i magistrati baresi del pool Antimafia, affermando che ''Ci sono segnali di allarme importanti per il riaffiorare di alcuni traffici illeciti, come il contrabbando di sigarette, che riguardano le organizzazioni criminali transnazionali'', ricordando che ''tra le più preoccupanti attività illecite gestite da organizzazioni mafiose locali e straniere ci sono il traffico di stupefacenti e i contrabbandi''Stupefacenti – Il quantitativo di marijuana sequestrato nel 2013 in territorio pugliese dalle Fiamme Gialle, pari a 6,8 tonnellate, la metà nel corso di operazioni aeronavali, costituisce circa un quarto di quello sequestrato sull’intero territorio nazionale, da parte di tutte le forze di polizia. Tale dato, se da un lato fornisce la misura dell’efficacia del dispositivo di contrasto integrato posto in essere dalla Guardia di Finanza, dall’altro, tuttavia, è una ulteriore conferma dell’esposizione delle coste pugliesi, soprattutto quelle salentine, a tale minaccia, proveniente prevalentemente dalla vicina Albania.

Tutela delle entrate – Con l’operazione “Enchanted Garden”, conclusa nel settembre 2013, grazie alla ricognizione aerea, sono stati individuati e segnalati ai reparti del Corpo competenti per territorio, oltre 160 immobili di pregio, sintomo di indici di capacità contributiva. Gli approfondimenti, in parte ancora in corso, hanno già permesso di rilevare gravi violazioni in materia di imposte dirette ed IVA, abusivismo edilizio e catasto. Sul mare, attività simile è stata condotta con l’operazione “Sailing Money”, nel corso della quale è stata approfondita la posizione di oltre 250 soggetti, persone fisiche e società, intestatari di imbarcazioni di pregio, rilevando, in diversi casi, una palese incongruenza tra la posizione reddituale degli intestatari ed il valore delle barche ed innescando così gli ulteriori necessari approfondimenti per accertare le violazioni.

Normativa sulla pesca –  Sottoposti a sequestro oltre 22 tonnellate di prodotti ittici (pesce di varie specie, datteri, ricci di mare, mitili, crostacei, ecc.), 135 attrezzi e strumenti vari da pesca, 7 imbarcazioni. Individuati 340 responsabili per le violazioni al codice della navigazione, alle leggi sulla pesca ed alla normativa igienico sanitaria. Di questi, 36 denunciati all’Autorità Giudiziaria. Nel corso delle attività sono state ben 972 le imbarcazioni controllate. Nello scenario delle frodi in danno al bilancio nazionale e comunitario (tutela della spesa pubblica), è stata rivolta particolare attenzione a quei soggetti beneficiari di fondi F.E.P. (Fondo Europeo per la Pesca), al fine di verificare il possesso dei requisiti ed il corretto utilizzo delle risorse.

Tutela dell’ambiente e abusivismo demaniale ed edilizio – Nel corso del 2013 sono state 97 le segnalazioni di violazioni alla normativa sull’ambiente. Sottoposti a sequestro 7 discariche abusive, un immobile e 1.130 tonnellate di rifiuti di varia natura. Sul versante dell’abusivismo edilizio e demaniale sono stati apposti i sigilli su due immobili e sequestrati oltre 21.000 metri quadri di aree demaniali per irregolarità gravi o mancanza delle previste concessioni.  Individuati complessivamente 68 responsabili, di cui 21 denunciati all’Autorità Giudiziaria e gli altri segnalati per violazioni di carattere amministrativo.

Nell’ambito delle convenzioni stipulate con la Regione Puglia, il Reparto Operativo Aeronavale Bari, collaborando con i tecnici dell’A.R.P.A. Puglia, ha svolto 324 missioni navali al fine di monitorare, vigilare e, se necessario, reprimere le violazioni registrate in materia di immissioni inquinanti nei corpi idrici superficiali. In particolare, nel periodo estivo l’attività di monitoraggio è stata rivolta anche alle acque di balneazione.



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