Idrocarburi in mare e su una barca a vela scoppia un incendio, sembra tutto vero ma è un’esercitazione della Guardia Costiera

Mattinata intensa per i militari della Guardia Costiera di Gallipoli che hanno testato le procedure e la capacità di coordinamento per fronteggiare un inquinamento marino da idrocarburi e un incendio scoppiato presso una darsena privata.

Tutto come se fosse vero, per trovarsi preparati in caso di emergenza. Per tutta la mattina, infatti, gli uomini della Guardia Costiera di Gallipoli hanno ‘provato’ le procedure e la capacità di coordinamento per fronteggiare un inquinamento marino da idrocarburi nei pressi dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e un incendio scoppiato presso una darsena privata, situata a pochi passi dal porto commerciale.
  
Tanti i mezzi navali, coordinati dalla Sala Operativa, chiamati in causa per individuare le chiazze di idrocarburo, fuoriuscite da un peschereccio affondato nello specchio d’acqua al limite della riserva marina. Finzione, è vero…ma l’esercitazione ha permesso di testare le complesse procedure da mettere in atto in situazioni di necessità, in sinergia con tutti gli enti e le istituzioni coinvolte dal Piano Locale Antinquinamento.
  
C’era anche il battello disinquinante “Ievoleco Quinto” del Consorzio Castalia che per effetto di un contratto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, è nella disponibilità del Capo del Compartimento Marittimo di Gallipoli per fronteggiare questi tipi di emergenze.
  
Archiviata l’esercitazione antinquinamento, è toccato a quella antincendio: i militari hanno dovuto fronteggiare il propagarsi di un incendio a bordo di un’imbarcazione a vela ormeggiata presso una locale darsena. Tale aggiuntiva esercitazione, ha consentito di testare anche le capacità di reazione dei mezzi e degli uomini inseriti nel Piano antincendio della Capitaneria di porto di Gallipoli per far fronte a situazioni di emergenza plurime e quasi contestuali.