
Duecento giovani o poco più erano attesi al rave-party organizzato nelle campagne di Porto Cesareo, in località Punta Prosciutto. Una delle caratteristiche di queste feste notturne clandestine è che non ci sono inviti, né locandine, né spot che promuovono l’evento. Basta il “passaparola”, social o meno. La voce dell’appuntamento, però, è arrivata al Questore di Lecce che, conoscendo la data prevista per il “ritrovo no-stop” e la posizione, ha deciso di intensificare i controlli nella zona per impedire lo svolgimento del rave. E così è stato.
Il rave-party è sfumato
Il rave non si è fatto, ma tre giovani sono comunque finiti nei guai con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono stati “sorpresi” proprio durante il servizio di vigilanza, ordine e sicurezza pubblica voluto dal Questore con l’impiego di pattuglie di Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri e Reparto Prevenzione Crimine. Tutti in campo per intercettare gli organizzatori e far saltare l’appuntamento, fissato per sabato 5 giugno, a cui avrebbero partecipato centinaia di giovani salentini e non. 200 persone, tante ne erano previste.
È stato proprio durante un controllo della zona che i poliziotti del Commissariato di Nardò hanno denunciato tre giovani provenienti dalla provincia di Bari. Erano tutti su un Fiat Doblò, fermato dalle Forze dell’Ordine. Trovati in possesso di 7 grammi di cocaina circa e un grammo di marijuana per loro è scattata l’accusa, come detto, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E sono stati anche sanzionati per violazione delle norme anticovid perché quando hanno incrociato gli uomini in divisa le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 2.00 e il coprifuoco, per ora, è ancora valido.