Maxi inchiesta per corruzione, tra Bari e Lecce. Chieste 11 misure cautelari

Tra gli indagati compaiono il politico salentino Alessandro Delli Noci, assessore alle Attività Produttive della Regione Puglia e vari imprenditori in una maxi inchiesta, tra Bari e Lecce.

Ci sono richieste di misure cautelari per 11 persone, tra le quali compaiono il politico Alessandro Delli Noci, assessore alle Attività Produttive della Regione Puglia e vari imprenditori in una maxi inchiesta, tra Bari e Lecce.

Gli indagati rispondono a vario titolo delle accuse di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa e frode di finanziamenti pubblici legati ai Programmi Integrati di Agevolazione (PIA), destinati a supportare gli investimenti delle PMI. Secondo la Procura,  tra gli obiettivi dell’associazione, vi erano il consolidamento e l’incremento del potere economico imprenditoriale nell’ambito dell’edilizia residenziale ed il condizionamento dell’azione amministrativa dei comuni di Lecce, Surbo e Gallipoli e della Regione Puglia. Tra i progetti finiti sotto la lente della Procura compaiono quelli co-finanziati dalla Regione Puglia, nell’ambito del “Pia Turismo”,  come “Stimmatine” e “Santa Lucia”.

Tra gli indagati ci sono: Alfredo Barone, 69 anni, di Lecce, per il quale è stato chiesto il carcere. E poi, Alessandro Delli Noci, 43enne leccese; Maurizio Laforgia, 52 anni, di Bari; Angelo Mazzotta, 65 anni, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Lecce; Nicola Capone, 68 anni, di Lecce; Marino Congedo, 82 anni, di Galatina; Italia Santoro, 61 anni, di Lecce, per i quali sono stati richiesti gli arresti domiciliari. Chiesta, invece, la misura interdittiva per Luciano Ancora, 64 anni, di Galatina; Michele Barba, 49 anni, di Gallipoli; Corrado Congedo, 62 anni, anch’egli leccese; Giovanni Rapanà, 64 anni, leccese. Indagate anche tre società ed altre persone, tra politici ed imprenditori.

Va detto che in base alla nuova normativa della riforma Nordio, sono previsti gli interrogatori preventivi. La data fissata dal gip Angelo Zizzari del tribunale di Lecce, è quella dell’11 giugno. Dopo gli interrogatori, il giudice stabilirà se applicare una misura cautelare o rigettare l’istanza dei pm Alessandro Prontera e Massimiliano Carducci.