Inchiesta della Procura di Potenza: 9 indagati per presunti incarichi pilotati. Raffica di perquisizioni in Salento

L’inchiesta vede indagati: un giudice, quattro avvocati, tre commercialisti ed una cancelliera.

C’è un’inchiesta della Procura di Potenza (competente per reati contestati a magistrati del distretto di Corte d’Appello di Lecce) che vede iscritti nel registro degli indagati: un giudice, quattro avvocati, tre commercialisti ed una cancelliera. Nella mattinata di oggi, c’è stata una raffica di perquisizioni in Salento da parte del Nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Lecce della Guardia di Finanza che hanno acquisito supporti informatici, telefoni cellulari e documentazione dal giudice.

Gli indagati, i cui nomi compaiono nel decreto di perquisizione, sono: il giudice P. E., 55 anni di Lecce. E poi gli avvocati: A. R., 52 anni, originario di Galatina; G. P., 53 anni di Lecce; A. C., 58 anni di Lecce; R. P., 55 anni di Monopoli. I commercialisti: M. P., 56 anni di Nardò; G. E., 57enne leccese; E. L., 53enne di Gallipoli. Infine, G. D. M., 64 anni di Lecce (assistente giudiziario del giudice).

Tra le ipotesi di reato contestate al giudice e a due avvocati, c’è la tentata concussione. In base al teorema accusatorio, il giudice, assegnatario di una procedura per il controllo giudiziario di un’azienda, avrebbe costretto gli amministratori a nominare un avvocato come coadiuvatore. Sempre in base a quanto sostenuto dall’accusa, il compenso dell’avvocato, sarebbe stato poi spartito con un altro legale.

Gli indagati rispondono a vario titolo, nell’inchiesta coordinata dal procuratore Francesco Curcio con i sostituti Emiliana Busto ed Elena Mazzilli, anche di corruzioneturbativa d’asta, per una casa che risulterebbe aggiudicata ad un parente del magistrato. Si parla anche di regali e utilità che il giudice avrebbe ricevuto in cambio di favori.

Tali accuse, dovranno essere attentamente vagliate e verificate nel corso delle indagini.

Il collegio difensivo è composto, fra gli altri, dagli avvocati: Francesco Vergine, Amilcare Tana, Luigi Suez e Luigi Vetere che potrà presentare ricorso al Tribunale del Riesame.