16 ore di attesa tra ambulanza e pronto soccorso per il tampone. Muore dopo il ricovero per un mal di pancia

La Procura ha aperto l’inchiesta sul decesso in ospedale di un 40enne dell’hinterland di Gallipoli, dopo la denuncia del padre della vittima.

Ben 16 ore di attesa, tra ambulanza e pronto soccorso, per il tampone anticovid. E poi la morte, dopo tre giorni di ricovero in ospedale, per un mal di pancia.

C’è un’inchiesta sulla morte di un 40enne dell’hinterland di Gallipoli, dopo la denuncia del padre della vittima, depositata nelle scorse ore dall’avvocato Walter Zappatore.

Il pm Alberto Santacatterina ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo, al momento contro ignoti, per far luce sulla vicenda.

In base a quanto riferito dal denunciante, il figlio 40enne si sente male nella giornata di domenica. Ha dolori allo stomaco, ma la guardia medica non riesce a visitarlo per le disposizioni anti-covid. Viene però allertato il 118 e l’uomo viene visitato dal personale dell’ambulanza. Dopo un’ora, viene portato all’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli e arriva intorno alle 19. Fino alle 23, deve attendere per ben 4 ore in ambulanza prima di essere sottoposto a tampone. Entra in pronto soccorso alle 23 ed è costretto ad attendere l’esito del test nell’atrio, per altre 12 ore.

Una volta disposto il ricovero, a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, intorno alle 17, il 40enne finisce in rianimazione e vi rimane per tre giorni. La mattina dell’11 novembre, verso le 6:30, si verifica il tragico epilogo e il 40enne muore in ospedale.

Ora sarà l’inchiesta a chiarire se vi siano state negligenze da parte del personale medico e paramedico che ha avuto in cura il paziente.



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