
C’è un’inchiesta della Procura sulla morte di un feto. Il pm Roberta Licci ha conferito l’incarico per l’autopsia al medico legale Alberto Tortorella, coadiuvato dal professore Pantaleo Greco, specialista in ostetricia.
E come mero atto dovuto in vista dell’esame autoptico che si svolgerà questo pomeriggio, il pm ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario, il nome di due medici che hanno avuto in cura la giovane donna, una 30enne residente in un paese alle porte di Lecce.
I “camici bianchi” sono difesi dagli avvocati Sergio Limongelli e Dario Doria ed hanno nominato come consulenti di parte, Francesca Donno e Ilaria De Fabrizo. I genitori del bambino morto, assistiti dall’avvocato Ivan Feola, si sono invece affidati al medico legale Vincenzo Garzia.
La tragedia si è verificata il 29 settembre. La donna, accompagnata dal marito, si era recata all’ ospedale “Vito Fazzi” in preda a forti dolori. Veniva eseguito il tracciato che non rilevava segni di vita del feto ed una ecografia. In serata, la signora veniva portata in sala parto e il bambino nasceva oramai privo di vita.
Già, in data 5 settembre, la 30enne si era presentata in ospedale per alcune perdite di sangue e contrazioni, ma non era stato disposto il ricovero ed era stata dimessa.
Successivamente, il marito della partoriente ha presentato denuncia presso il posto fisso di polizia del Vito Fazzi, chiedendo alla magistratura di fare chiarezza su quanto accaduto, sopprattutto il 5 settembre scorso.