Il muro crolla sul terrazzo e travolge due studenti: non ce l’ha fatta il 22enne salentino

Non ce l’ha fatta lo studente di Gallipoli, travolto da un muro mentre si trovava sul terrazzino della sua abitazione, nel centro storico di Bologna

Non ce l’ha fatta Francesco Caiffa, lo studente salentino travolto da un muro crollato sul balcone della sua abitazione al primo piano, dove si trovava con alcuni amici e compagni di università. Ha lottato tra la vita e la morte nel letto del reparto di rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove era stato ricoverato in prognosi riservata dopo l’incidente, ma il suo cuore ha smesso di battere. Nemmeno il delicato intervento chirurgico alla testa è bastato a salvargli la vita. La speranza a cui si era aggrappata la famiglia, partita in fretta da Gallipoli, si è spenta questa mattina.

Meno serie e preoccupanti le condizioni del coinquilino, un ragazzo di 20 anni anche lui fuori sede, che se l’è cavata con un trauma cranico e qualche frattura alle gambe. Sono stati gli amici a scavare tra le macerie, a spostare i mattoni con le mani per non perdere tempo prezioso in attesa dei soccorsi e dei Vigili del Fuoco che hanno liberati i due giovani dai detriti.

La ricostruzione della dinamica

Non è ancora chiaro cosa sia accaduto martedì in via del Borgo San Pietro, nel centro storico di Bologna. Toccherà alle indagini stabilire se si sia trattato di una tragica fatalità o se la tragedia si poteva evitare in qualche modo.

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, lo studente si trovava sul balcone-terrazzo della sua abitazione al primo piano. Doveva uscire a festeggiare la laurea di una compagna di Università, quando è stato travolto dal crollo. A far ‘sbriciolare’ il muro divisorio sarebbe stato il braccio meccanico di una betoniera, impegnata in alcuni lavori al vecchio stabilimento industriale, destinato a diventare un complesso residenziale. Il cantiere che confina con il condominio dei ragazzi è stato posto sotto sequestro dai militari che hanno effettuato tutti i rilievi del caso per accertare le eventuali responsabilità.

Ad avere la peggio è stato lo studente salentino, fresco di laurea di primo livello e iscritto alla Facoltà di scienze statistiche, colpito al capo da alcuni mattoni e sepolto dai detriti. Sottoposto ad un delicato intervento non ha superato le ore considerate “decisive”. L’amico è stato accompagnato in Ospedale in codice 2.

La Procura ha aperto un fascicolo per lesioni colpose gravissime. Le ipotesi al momento sono due: quella del malfunzionamento tecnico e quella dell’errore umano.



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