Ciclista morto in un incidente sulla Gallipoli-Leuca. Il padre dell’automobilista indagato per autocalunnia.

L’uomo che dopo l’incidente si era recato in caserma per confessare di essere lui il guidatore dell’auto, salvo poi ritrattare, è accusato di auto-calunnia.

Emergono ulteriori retroscena sull’incidente stradale in cui ha perso la vita un ciclista, travolto da un’auto mentre stava percorrendo la statale 274 in sella alla sua bicicletta. Il pm Maria Consolata Moschettini ha iscritto nel registro degli indagati P.V., 65enne di Matino. Si tratta dell’uomo che dopo l’incidente si era recato in caserma, dicendo che era lui il guidatore dell’auto che aveva investito il tipografo, per poi tornare per ritrattare la precedente dichiarazione e affermare di aver voluto “salvare” il figlio. E proprio per tale ragioni, il suo legale Walter Zappatore, ritiene che nel proseguio delle indagini possa venir meno l’ipotesi di reato di autocalunnia, poiché il suo assistito non avrebbe creato alcun intralcio alla giustizia.

Intanto, il pm Moschettini ha conferito l’incarico all’ingegnere Antonio Vernaleone, per ricostruire la dinamica dell’incidente. Le operazioni peritali, a cui parteciperanno i consulenti di parte, inizieranno nelle prossime ore e si concluderanno entro il 5 maggio. Il perito dovrà anche accertare eventuali corresponsabilità nella violazione del codice della strada.

Ed in vista della consulenza tecnica, il pm ha iscritto nel registro degli indagati M. V., 40enne di Alezio, il figlio dell’uomo che si era inizialmente costituito in caserma, il quale nella giornata di sabato si è a sua volta addossato la responsabilità del sinistro stradale in cui ha perso la vita Cristiano Tricarico. M.V. si è presentato in caserma ed ha reso spontanee dichiarazioni, sostenendo che era lui alla guida della Fiat Grande Punto che ha investito il ciclista. M.V. è assistito dall’avvocato Pierpaolo Cassarà. I familiari della vittima, invece, sono assistiti dagli avvocati Angelo Valente e Graziano Schito.

Formalmente risulta ancora indagato anche P.V., 65enne di Matino per le stesse ipotesi di reato del figlio. La sua posizione, alla luce della ritrattazione di venerdì, potrebbe essere ben presto stralciata per poi essere archiviata.

La tragedia si è consumata sulla Gallipoli-Leuca. Tricarico si trovava sulla “Salentina-meridionale”, a pochi passi dallo svincolo per Lido Pizzo, quando sarebbe stato investito da un’auto. Il conducente della Fiat Grande Punto, avrebbe invaso la banchina, investendo il ciclista che procedeva nella stessa direzione di marcia. Il tipografo sarebbe finito sul cofano della macchina ed il suo corpo sarebbe stato trascinato per circa venti metri, per poi cadere violentemente a terra.

L’impatto è stato talmente forte che quando un’ambulanza del 118 ha raggiunto il luogo del sinistro, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ciclista.



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