
Sono scattati gli arresti domiciliari per l’automobilista alla guida della Jaguar, coinvolta nell’incidente in cui ha perso la vita Aldo Gjoka, 29enne di origini albanesi, alla guida della sua moto.
Il sinistro stradale, ricordiamo, è avvenuto, intorno alle 19:30 di giovedì scorso, a Torre Specchia (marina di Melendugno).
Il conducente della vettura, un 44enne, residente ad Otranto, è finito agli arresti domiciliari, nella tarda serata di giovedì.
L’indagato risponde dell’ipotesi di reato di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e dall’alta velocità.
Il gip Anna Paola Capano, in queste ore, ha convalidato l’arresto. L’interrogatorio dell’indagato, assistito dall’avvocato Nicola Di Bello, è stato differito e si svolgerà nei prossimi giorni.
L’incidente stradale si è verificato nel tardo pomeriggio del 7 settembre. L’impatto tra l’auto e la moto è stato violentissimo.
La dinamica dell’incidente
Ad avere la peggio è stato Aldo Gjoka Il 29enne guidava la moto Yamaha, che dopo lo scontro con la vettura (una Jaguar), ha sfondato parzialmente la recinzione di un’abitazione, per poi prendere fuoco. A nulla sono valsi i tentativi di rianimare il ragazzo, da parte degli operatori sanitari del 118, accorsi sul posto assieme ai vigili del fuoco del comando provinciale.
Sotto shock, l’automobilista alla guida della Jaguar è stato trasferito in ospedale. Il 44enne ha rimediato una serie di fratture. Nell’impatto avvenuto intorno alle ore 19.30, è stato abbattuto anche un muro e il palo dell’Enel. Sull’esatta dinamica dell’ incidente indagano i Carabinieri di Melendugno e Vernole, coordinati dal pubblico ministero di turno Giorgia Villa. I funerali di Aldo Gjoka, si sono svolti nella giornata di domenica nel duomo di Lecce, alla presenza di una folla commossa.