Torna in libertà il giovane arrestato poiché positivo ad alcol e droga, dopo il grave incidente stradale avvenuto a Tricase che poteva costare la vita a due persone.
Dopo l’interrogatorio di garanzia, il G.I.P. Cinzia Vergine ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari per Biagio Casciaro, 27enne di Corsano. Il giudice ha accolto la tesi dei difensori Silvio Verri e Angelo Fachechi ritenendo che, allo stato attuale, non vi siano gravi indizi di colpevolezza.
L’ascolto si è svolto ieri nell’Ospedale di Scorrano, dove Casciaro è ricoverato dopo l’incidente, a causa delle ferite riportate nel grave sinistro.
Il 27enne ha risposto a tutte le domande del G.I.P., chiarendo la dinamica del sinistro e negando decisamente di essersi posto alla guida del mezzo sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Per quanto riguarda il tasso alcoolemico riscontrato (0,9), lo stesso Casciaro ha precisato di aver bevuto due birre durante la cena, ma che al momento dei fatti era assolutamente lucido.
L’indagato risponde dell’ipotesi di reato di lesioni stradali gravissime pluriaggravate. Da una settimana, le altre due vittime del sinistro stradale, Antonio Sammali e la 17enne, figlia della sua compagna, sono ricoverati, in prognosi riservata, all’ospedale “Cardinal Panico” di Tricase.
L’incidente
L’incidente stradale è avvenuto tra il 27 ed il 28 giugno, nel cuore della notte sulla strada che conduce da Tricase al suo Porto. Il giovane, ad un certo punto, ha perso il controllo dell’auto mentre procedeva a velocità sostenuta in direzione Tricase, andando ad impattare contro la recinzione dell’abitazione che si affaccia sull’incrocio tra via Nardofaso e via marina Porto Corso.
I feriti sono stati accompagnati a sirene spiegate in ospedale. Sono state le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza installate nella zona a riprendere quei drammatici momenti.
Nel pomeriggio, i Carabinieri del Norm della Compagnia di Tricase hanno arrestato e condotto ai domiciliari Biagio Casciaro, rimasto anch’egli ferito nel violento scontro.
Secondo gli esami tossicologici di laboratorio, infatti, il giovane oltre ad aver alzato il gomito, era in stato di alterazione psicofisica da cannabinoidi.