16enne perde la vita in un incidente, il conducente dell’auto indagato per omicidio stradale come atto dovuto

Il conducente dell’auto, negativo ai test alcolemici e tossicologici, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale. Si tratta di un atto dovuto

Luna Benedetto ha perso la vita a soli 16 anni in un terribile incidente stradale andato in scena, poco dopo le 22.00, su viale Giovanni Paolo II. Stava tornando a casa in sella ad uno scooter guidato da un amico – ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove è arrivato in codice rosso a bordo di un’ambulanza  – quando il mezzo a due ruote sarebbe stato colpito in pieno da una Renault Megane. Proprio per fare luce sullo scontro, violento e fatale per l’adolescente, il Pubblico Ministero Alessandro Prontera ha iscritto il nome del conducente dell’auto, un 39enne di Melissano –  un uomo risultato negativo ai test alcolemici e tossicologici – sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale e lesioni personali gravissime. Si tratta di un atto dovuto per permettere gli accertamenti necessari a fare chiarezza sulla tragedia. Intanto, l’analisi della memoria del telefonino escluderebbe che il guidatore stesse parlando al telefono al momento della tragedia.

Il 39enne sostiene di non aver visto lo scooter svoltare e di non avere neanche avuto il tempo di frenare per evitare il violento impatto. L’indagato è assistito dall’avvocato Mauro Margarito.

Nulla sarà lasciato al caso. Il Pm, infatti, che si è recato personalmente sul luogo della tragedia e potrebbe affidare l’incarico ad un consulente per analizzare eventualmente le immagini di una dash cam (la “telecamera da cruscotto”), un dispositivo installato sulla Megane e messo a disposizione dello stesso conducente dell’auto e che teoricamente sarebbe in grado di fornire indicazioni utili a ricostruire la dinamica dell’accaduto. Ma a causa del violento impatto, la telecamera potrebbe essere andata distrutta e risultare inutilizzabile.

Certamente invece, nelle prossime ore, sarà dato incarico ad un perito per ricostruire le fasi del sinistro. E per capire se ci sia stata una manovra azzardata dello scooter e stabilire se il conducesse guidasse ad una velocità eccessiva in un tratto di strada poco illuminato. Intanto sull’asfalto non sono state trovate tracce di Rentata

E probabilmente il medico legale nelle prossime ore eseguirà l’autopsia, per accertare le cause della morte della 16enne. In seguito, la salma dell’angelo in punta di piedi per il suo sogno di diventare una ballerina, sarà restituita alla famiglia per il funerale.

Luna è la figlia dell’avvocato Angelo Massimo Benedetto, bloccato in Marocco per motivi di lavoro legati alla parallela attività lavorativa di imprenditore nel settore caseario. Il legale, appena un mese fa, aveva difeso la famiglia di Albino Saracino, il 60enne morto in scooter mentre accompagnava il figlio a scuola, dopo essere stato travolto da un conducente ubriaco. Per questa vicenda, nei giorni scorsi, Marin Traykov, 38enne di origini bulgare è stato condannato a 14 anni dal giudice Francesca Mariano.

Anche il ragazzo a bordo dello scooter, ora ricoverato in gravi condizioni, è figlio di un avvocato.



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