Spintoni, minacce e insulti verso i piccoli alunni: indagate due maestre di scuola elementare

I fatti contestati si sarebbero verificati tra il 2017 ed il marzo del 2019, in una classe di quinta elementare di una scuola del Sud Salento.

Aggressioni fisiche, minacce e insulti verso i piccoli alunni e due maestre di una scuola elementare risultano indagate dalla Procura. L’inchiesta è a firma del sostituto procuratore Giovanna Cannarile. Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari compaiono i nominativi di due insegnanti del Sud Salento. Si tratta di una 57enne, accusata di maltrattamenti. E poi, risulta indagata per abuso dei mezzi di correzione, anche una maestra di 44 anni.

Le indagini sono state condotte dagli agenti della Squadra Mobile del Commissariato di Taurisano, dopo la denuncia sporta dai genitori delle presunte vittime. I fatti contestati alla 57enne, si sarebbero verificati tra il 2017 ed il marzo del 2019, all’interno di una classe di quinta elementare e sono tre gli scolari che risultano parti offese nel procedimento.

In un’occasione la maestra, in preda all’ira, avrebbe tolto la sedia su cui sedeva uno studente, facendolo cadere per terra. Questi, terrorizzato, sarebbe fuggito da scuola. E poi, sono contestate le minacce rivolte ad un altro bambino, di cacciarlo dall’aula e chiamare i carabinieri, perché disturbava, parlando con un compagno di classe. Infine, un terzo alunno sarebbe stato tirato per le orecchie ed i capelli, colpito con pizzicotti sulla testa e spinto contro il banco. Lo scolaro, come altri compagni, sarebbe stato costretto a cambiare scuola.

La maestra 43enne, invece, nel mesi di marzo del 2019, avrebbe spaventato gli studenti, sbattendo sulla cattedra un’asta di legno ed un rotolo di nastro adesivo. E ancora, avrebbe spaventato uno scolaro, definendolo davanti ai compagni “stupido”, “scostumato” e “di poca intelligenza”. E rivolgendosi all’intera classe, avrebbe sostenuto che i genitori non erano capaci di insegnare l’educazione.

Le due maestre sono difese d’ufficio dall’avvocato Giandomenico Daniele e potranno chiedere di essere ascoltate o produrre memorie difensive, entro i prossimi venti giorni.