Giornalista diffamato dopo un articolo on line? Indagati Dirigenti del Nardò e due tifosi

Nello specifico, è finito “sotto accusa” un comunicato stampa della società, in risposta all’articolo, risalente all’agosto scorso e postato su Facebook

La nuova dirigenza del Nardò Calcio e due tifosi finiscono sotto inchiesta, dopo le critiche ad un giornalista per un articolo pubblicato su di una testata sportiva on line.

Il pubblico ministero Paola Guglielmi, dopo la denuncia della presunta “parte offesa”, ha aperto un fascicolo d’indagine per l’ipotesi di reato di diffamazione a mezzo Facebook. Risultano iscritti nel registro degli indagati il presidente della squadra, l’avvocato Salvatore Donadei; i dirigenti Alessio Antico, Antonio Vincenti e Silvano Toma; il responsabile dell’ufficio stampa Fernando Salvatore Pero e l’addetto stampa Adriano Tedesco. Risultano indagati anche due tifosi Piero Rizzo e Matteo Federico Caputo che avevano commentato un post su Facebook.

Nello specifico, è finito “sotto accusa” un comunicato stampa della società, in risposta all’articolo, risalente all’agosto scorso. Non solo, poiché il testo era affiancato dalla foto del giornalista con indosso la maglia del Gallipoli (storica rivale del Nardò Calcio). Il tutto veniva postato su Facebook e seguivano una serie di commenti, ritenuti dal giornalista diffamatori e minacciosi.

In mattinata, era previsto l’ascolto in caserma da parte degli uomini della polizia giudiziaria, su delega del pm. Gli indagati hanno rinunciato all’interrogatorio e presenteranno una corposa memoria difensiva.

La società del Nardò Calcio è assistita dall’avvocato Giuseppe Corleto. I due tifosi indagati sono, invece, difesi dal legale Raffaele Benfatto.



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