Nascondevano i telefonini nei calzini o sotto le immagini sacre. Indagati sei detenuti

 Va detto che durante le perquisizioni svolte dal personale di polizia giudiziaria lo scorso 8 agosto, furono trovati dei telefoni, nascosti da alcuni detenuti.

Avrebbero nascosto i cellulari nei calzini o negli incavi dei muri, sotto le immagini sacre e sei detenuti risultano indagati in un’inchiesta della Procura di Lecce.

L’avviso di conclusione delle indagini porta la firma del pm Donatina Buffelli. Sono accusati del reato di “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione”.

Si tratta di: A. V., 30 anni, di Noha (frazione di Galatina); M. C., 46enne, di Brindisi; C. T., 30enne, di Cutrofiano; G. A., 40 anni, di Martina Franca; C. C., 33enne, di Bitonto; P. B., 23enne, di Talsano (Taranto).

Va detto che durante le perquisizioni svolte dal personale di polizia giudiziaria lo scorso 8 agosto, furono trovati dei telefoni, nascosti da alcuni detenuti, in quattro celle nella terza sezione del Reparto R 1 del carcere di Borgo San Nicola.

In particolare, gli investigatori trovarono un I-phone inserito in un foro, sotto un’immagine sacra affissa sulla parete con del nastro adesivo.

Non solo, anche due cavetti occultati nella bomboletta di gas per campeggio (usata per  i fornelli in dotazione).

E poi, un mini smartphone, in un vano che in precedenza conteneva il citofono per la comunicazione con il box agenti della sezione.

Infine, due microtelefoni ed uno smartphone erano nascosti nei calzini appesi allo stendino posizionato alle finestre delle celle.

Inoltre, durante il blitz, furono sequestrati diversi foglietti su cui erano annotati dei numeri telefonici.

Gli indagati avranno venti giorni di tempo per chiedere l’interrogatorio o per produrre memorie difensive. Sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Cosimo D’Agostino, Luigi Corvaglia e Giulia Giaccari.