Scattano le indagini, per far luce sulla prova di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria per il prossimo anno accademico 2020-21, dopo l’esposto presentato da un candidato.
Gli agenti della Digos sono già al lavoro per verificare se ci siano state irregolarità nello svolgimento del test d’ingresso svoltosi il 3 settembre scorso al Palafiere di Piazza Palio.
La denuncia è stata presentata nei giorni scorsi direttamente in Questura.
Nell’esposto vengono gettate ombre sui controlli durante il test e sul tempo concesso per lo svolgimento della prova.
Il test e le proteste
A raggiungere la redazione di Leccenews24, nei giorni scorsi, la telefonata di uno dei partecipanti che raccontava di alcune presunte irregolarità nello svolgimento della prova di ingresso. Parlava a nome di circa 20 partecipanti ai test.
Il test doveva durare 100 minuti per rispondere a 60 domande, ma non è stato così per tutti, stando al racconto di questo gruppo di candidati. Mentre i ragazzi si sistemavano, infatti, in uno dei settori sarebbe successo qualcosa di imprevisto. I candidati seduti nelle file anteriori hanno potuto cominciare la prova, mentre i loro compagni delle file in fondo non avevano ancora ricevuto il plico con il test e la scheda anagrafica da compilare.
Si sarebbe trattato di un ritardo di poco meno di 10 minuti che poi la commissione avrebbe promesso di far recuperare ai ragazzi delle ultime file alla fine del test. Ma così non è stato, spiegano i ragazzi: alla fine del test, infatti, nessun tempo supplementare è stato concesso per chi ha avuto la ‘sfortuna’ di essersi seduto negli ultimi banchi. Anzi, secondo i genitori che accompagnavano i ragazzi nella loro protesta, il rischio è stato anche quello di vedersi annullare la prova proprio perché con la penna in mano oltre il tempo limite valido per tutti.
