Indebita percezione di finanziamenti pubblici, arrestate due persone a Bologna e Rimini. Perquisizioni anche a Lecce

Le perquisizioni, in corso, oltre che a Lecce anche a Cremona, Milano e Roma finalizzate al rintraccio di beni da sequestrare.

I militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza stanno eseguendo un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone indagate per indebita percezione di erogazioni pubbliche e auto riciclaggio, oltre che il sequestro preventivo di beni per 5 milioni di euro.

L’indagine diretta dalla Procura Europea, Ufficio di Roma, coinvolge dieci persone e sette società (con sede a Roma e Milano) nei cui confronti è ipotizzata la responsabilità amministrativa degli enti scaturente dagli illeciti penali commessi dai rispettivi amministratori di fatto e di diritto.

Nel dettaglio, l’indagine ha preso le mosse dagli approfondimenti e le analisi compiute dalle Fiamme Gialle distaccate presso gli uffici di Roma della Procura Europea su un singolo finanziamento di 150mila euro ed è, poi, proseguita con i militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria sino ad accertare che gli arrestati, per il tramite di “veicoli” societari, hanno illecitamente ottenuto, tra il 2022 e il 2023, finanziamenti con garanzia pubblica per oltre 5 milioni di euro presentando documentazione in cui si attestavano condizioni societarie e personali non veritiere.

Mediante le informazioni fornite dagli uffici della Procura Europea del Belgio, della Estonia e della Lituania, si è, poi, accertato che i fondi ottenuti sarebbero stati immediatamente trasferiti dall’Italia all’estero attraverso operazioni bancarie, anche frazionate, apparentemente collegate a comuni transazioni commerciali tra società ma, in realtà, dirette a assicurarsi le disponibilità finanziarie attraverso una fitta rete di società amministrate da prestanomi, da prossimi congiunti o, comunque, da soggetti con legami di parentela e di amicizia con indagati.

In alcuni casi, i finanziamenti ricevuti sono stati dirottati verso un “conto di transito” localizzato in Belgio e intestato a una società di diritto estone utilizzato unicamente per convogliare denaro verso rapporti bancari intestati a persone di nazionalità italiana o comunque residenti in Italia.

Gli arresti sono stati effettuati a Bologna e in provincia di Rimini da parte dei finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma con la collaborazione dei colleghi del I Gruppo Bologna e del Gruppo di Rimini.

Numerose perquisizioni sono in corso a Cremona, Lecce, Milano e Roma anche finalizzate al rintraccio di beni da sequestrare.

Naturalmente, il procedimento penale non è ancora definito e che eventuali responsabilità verranno definitivamente accertate solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.