Intercettato un natante nelle acque di Otranto: a bordo migranti iraniani in gran parte minori

Prosegue il fenomeno migratorio lungo le coste del Salento. Nella notte appena trascorsa, la Guardia di Finanza ha intercettato un natante nella acque di Otranto, soccorrendo circa una cinquantina (o poco più) di cittadini iraniani, in gran parte minori.

Un agosto molto movimentato nelle acque del Salento. Stanotte, infatti, un altro natante è stato intercettato dalla Guardia di Finanza nelle acque di Otranto. Le prime informazioni pervenuteci in redazione parlando di circa cinquanta (o poco più) migranti dalle origini iraniane, in gran parte minori. Ovviamente, non appena sbarcati lungo le coste del territorio provinciale, hanno ricevuto i dovuti soccorsi ad opera delle istituzione competenti. Dopodiché, non appena aiutati, sono cominciante tutte le procedure del caso ad opera del personale di polizia operanti presso l'ufficio immigrazione. Le attività di identificazione e fotosegnalmento, infatti, stanno venendo eseguite in queste ore dagli agenti della Questura di Lecce. Più avanti, nel corso della mattinata, subentreranno dettagli più approfonditi in relazione all'ultimo episodio di sbarchi. 

E dire che giusto ieri l'altro (esattamente il 10 Agosto, giorno di 'San Lorenzo), nell'area di Santa Maria di Leuca giunsero ben ottantasei cittadini extracomunitari. Famiglie provenienti da diverse zone (Iran, Iraq e Kurdistan) partite dalla Turchia circa sei giorni prima a bordo di un'imbaracazione a vela onde raggiungere l'Italia. 

Numeri abbastanza simili ad inizio estate, ovvero ad inizio Giugno. Nella circostanza, infatti, toccò alla Guardia Costiera trarre in salvo ben settantotto persone sbarcate in località “Tre Porte”, lungo il tratto di costa compreso tra Santa Maria di Leuca e Marina di Felloniche. 

Qualche giorno più avanti, poi, una barca a vela con a bordo un gruppo di migranti (tra cui undici minori) venne trovata a circa dieci miglia da Santa Maria di Leuca. Anche qui, sul posto, intervennero i militari costieri mediante tre motovedette della Capitaneria di Porto. 



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