Interdittiva antimafia per società di Giancarlo Mazzotta, ex sindaco di Carmiano. Il provvedimento del Prefetto

Il provvedimento amministrativo, emesso nelle scorse ore, è al momento soltanto di natura precauzionale.

Arriva l’interdittiva antimafia, come disposto dal prefetto di Lecce Maria Rosa Trio, nei confronti di 8 società riconducibili alla famiglia dell’ex sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta. Il provvedimento amministrativo, emesso nelle scorse ore, è al momento soltanto di natura precauzionale ed alcune società sarebbero amministrate da parenti e dunque non direttamente riconducibili a lui, come sostiene l”avvocato Pietro Quinto che assiste Giancarlo Mazzotta in questo procedimento.

Ricordiamo che nei mesi scorsi venne disposto lo scioglimento per mafia del Consiglio Comunale di Carmiano. Ed è tuttora in corso, il processo sui presunti illeciti per il rinnovo del consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Terra d’Otranto, del maggio 2014, dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale (Presidente Francesca Mariano).

Sul banco degli imputati, oltre al “primo cittadino” di Carmiano, compaiono altre cinque persone: Ennio Capozza, 62 anni di Lecce, nelle vesti di visurista a contratto per la banca, direttore di filiale; Luciano Gallo, 50 anni di Martano; Saulle Politi, 46 anni di Monteroni; Giovanni Mazzotta, 53 anni di Monteroni, detto Gianni Conad e Maria Grazia Taurino, 53 anni di Carmiano, addetta ai mutui.

Rispondono a vario titolo ed in diversa misura di: estorsione aggravata dal metodo mafioso, tentata e consumata, violenza privata, tentata concussione.

Ricordiamo che in una udienza il pm, ha presentato un verbale del collaboratore di giustizia, Tommaso Montedoro. Il pentito, nei mesi scorsi, ha riferito agli inquirenti di un incontro avvenuto in passato a Casarano con il sindaco di Carmiano Giancarlo Mazzotta. Il motivo del presunto appuntamento? Un prestito bancario per l’apertura di un centro commerciale nel Basso Salento, in cambio dell’appoggio in campagna elettorale. In realtà, come riferito dallo stesso pentito, dell’affare non se ne fece più niente.

Giancarlo Mazzotta ha sempre smentito categoricamente di avere conosciuto e addirittura incontrato, Tommaso Montedoro.

I fatti contestati (fino al 2014), occorre ricordare, si riferiscono al vecchio consiglio di amministrazione della banca.