“Non ho abusato della bambina”, Il commerciante arrestato si difende dinanzi al giudice

L’uomo, assistito dall’avvocato Antonio Savoia, ha confermato in circa 45 minuti, quanto già dichiarato dinanzi ai carabinieri di Trepuzzi.

Nega nuovamente di avere abusato di una bimba di neanche 10 anni, il commerciante 71enne di Trepuzzi, finito ai domiciliari quattro giorni fa.

Dinanzi al gip Giulia Proto, si è svolto nella tarda mattinata di oggi, l’interrogatorio di garanzia di F.F.P. (le sue iniziali).

L’uomo, assistito dallavvocato Antonio Savoia, ha confermato in circa 45 minuti, quanto già dichiarato dinanzi ai carabinieri di Trepuzzi. Infatti, nell’immediatezza dei fatti, tramite il proprio difensore, l’indagato ha chiesto di poter rendere la propria versione (ritenuta contraddittoria), come riportato nell’ordinanza di arresto a firma del gip.

Il 71enne, anche oggi, ha negato laccaduto, sostenendo che la minore, quella mattina del 2 luglio, indossava una maglietta molto larga e un po’ “sconcia”, in quanto avrebbe lasciato intravedere il “seno”. Inoltre, F.F.P. ha ribadito di non averla neanche sfiorata e di essersi limitato a venderle le salviettine e a regalarle delle caramelle, alla presenza di due clienti.

Le indagini

Le indagini sono condotte dai carabinieri di Trepuzzi, guidati dal luogotenente Giovanni Papadia e coordinate dal sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci,

Secondo l’accusa, tutto è cominciato quando la bambina è entrata, intorno alle 8, nel negozio dell’uomo, per comprare delle salviettine, per conto della madre. Qui, si sarebbe consumata la violenza. La piccola sarebbe stata avvicinata con la scusa di “sistemare meglio il vestitino” e condotta in uno sgabuzzino, dove lontano da occhi indiscreti, luomo lavrebbe palpeggiata nelle parti intime, invitandola a toccarsi di notte il seno.

Subito dopo, il commerciante trepuzzino avrebbe regalato alla bambina delle gomme da masticare, dandole un bacio sulla guancia ed invitandola a non raccontare nulla alla madre.

Durante le indagini, la bambina è stata ascoltata alla presenza di una psicologa. Nella relazione, è stato sottolineato “l’atteggiamento collaborativo della stessa, in grado di ricordare e raccontare adeguatamente i fatti”.



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