“Vivo per i bambini”: la maestra di Nardò si difende dall’accuse

Si è svolto dinanzi al gip Edoardo D’Ambrosio l’interrogatorio di garanzia della maestra accusata di maltrattamenti verso bambini di appena tre anni.

La maestra accusata di offese, strattoni e sculacciate verso i suoi piccoli alunni, si difende davanti al giudice. In mattinata, I.F. 61enne di Nardò, assistita dall’avvocato Giuseppe Bonsegna, ha fornito la propria versione dei fatti, nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

La donna ha riferito al gip Edoardo D’Ambrosio di avere sempre vissuto per i bambini. E nel corso della sua lunga esperienza d’insegnamento avrebbe dato prova di grande amore per il proprio lavoro e per gli scolari che le venivano affidati. Ad ogni modo, ha ammesso di avere esagerato in alcune condotte soprattutto a livello verbale, usando espressioni fin troppo colorite, sottolinendo però che non era sua intenzione fare del male ai bambini.

I.F. risponde dell’accusa di maltrattamenti e nei giorni scorsi ha ricevuto la “visita” dei militari della Compagnia di Gallipoli che gli hanno notificato la misura interdittiva di sei mesi, della sospensione dal pubblico servizio e del divieto di esercitare attività di insegnante (presso istituti pubblici e privati).

L’indagine

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Donatella Palumbo, avrebbe permesso di fare luce su quello che accadeva all’interno di una scuola dell’infanzia di Nardò. Per scoprire i presunti ‘metodi poco educativi’ utilizzati dalla 61enne sono state utilizzate microspie e telecamere, piazzate all’interno della struttura.

Sui filmati sarebbero rimaste impresse le ‘attenzioni’ poco carine della maestra nei confronti di un bambino di 3 anni e di alcuni suoi compagni di classe, mentre gli altri inermi avrebbero assistito a episodi di violenza. Strattonamenti, schiaffi e sculacciate, denunciati da alcuni genitori. E ancora offese e minacce a chi piangeva o non obbediva.

Sarebbero ben quarantasette gli episodi accertati dagli inquirenti.



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