Omicidio Lecce, la mamma dell’assassino chiede scusa ai genitori di Daniele e Eleonora

La mamma di Antonio De Marco ha deciso di scrivere una lettera alle famiglie di Daniele De Santis e Eleonora Manta: “Vi chiedo scusa anche se mi rendo conto che sia poca cosa rispetto alla ferita che vi è stata inflitta”

Nessuna mamma cresce un assassino, nessun genitore educa il figlio ad uccidere. Se è impossibile riuscire anche solo a immaginare il dolore che stanno provando i genitori di Daniele De Santis e Eleonora Manta, i fidanzati uccisi a coltellate perché la loro felicità aveva spinto il ragazzo che per un anno aveva condiviso con loro l’appartamento in via Montello a covare rancore e invidia, una rabbia che lo ha convinto a pianificare l’omicidio, altrettanto impossibile è comprendere la sofferenza che sta provando la famiglia dello studente di scienze infermieristiche dopo aver scoperto che l’assassino capace di compiere un gesto così orribile lo avevano cresciuto.

Persone per bene, semplici, benvoluto così sono stati descritti la mamma e il papà di Antonio De Marco, lei casalinga lui pensionato e falegname pronto ad aiutare chiunque avesse bisogno di aiuto. Da quando il 21enne è stato fermato e arrestato con l’accusa di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà si sono chiusi in silenzio. Sarà stato difficile per loro accettare che il killer senza pietà e umanità, un probabile assassino seriale descritto sia il ragazzo che hanno educato.

È il dolore che ha spinto la mamma dello studente reo-confesso a scrivere una lettera alle mamme dell’arbitro e la fidanzata. Poche, toccanti, parole quelle di Rosalba Cavalera De Marco.

«Vi chiedo scusa per ciò che ha fatto Antonio, anche se mi rendo conto che sia davvero poca cosa rispetto alla terribile ferita che Vi è stata inflitta. E Vi chiedo ancora scusa per la mia presunzione, perché quando ho appreso del Vostro dramma, e ancora non sapevo che era stato causato da mio figlio, ho creduto di poter comprendere il Vostro dolore di madri, ma non era così. Solo ora che anche io, sia pur in maniera diversa, provo questa sofferenza posso essere davvero consapevole del Vostro dolore e condividerlo dentro di me» scrive la donna.

Il legame che lega una mamma al proprio figlio, indissolubile, lo può capire solo chi è genitore.

«Vi chiedo scusa! C’è sicuramente una ragione se il legame tra madre e figlionon si spezza mai. Forse per i nove mesi durante i qualitelo senti dentro, o per quel cordone cheancoralo lega a te quando viene alla luce, oppure per quel dolore forte e intenso,che soffri nel metterlo al mondo.Un dolore che non dimentichi e che a volte ritorna…così come ècertamenteritornato inVoi, mille e mille volte più forte e più atroce, così comesi è ripresentato in me, anche se inmisura non paragonabile con il Vostro, quando ho appresoche era stato mio figlio a strappare anche i Vostri cuori» continua.

Non è facile capire che anche loro, in qualche modo, pagano e pagheranno per tutta la vita. Ogni giorno che gli rimane dovranno fare i conti con la crudeltà con cui il figlio ha tolto la vita a due ragazzi innamorati e felici. Anche loro avranno una condanna da scontare. Forse per questo stanno cercando di convincere il ragazzo a dire la verità, a raccontare ogni dettaglio di quella maledetta sera. Anche questo è un modo dignitoso per chiedere scusa.



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