Presunti appalti pilotati. Lasciano i domiciliari sindaco e vicesindaco

Dopo 100 giorni agli arresti domiciliari, hanno ottenuto un alleggerimento della misura cautelare. Il giudice ha disposto l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria

Dopo oltre tre mesi, lasciano i domiciliari il sindaco di Maglie, Ernesto Toma ed il vice Marco Sticchi, nell’ambito di una vasta inchiesta culminata con 10 arresti, in cui si parla di un presunto giro di appalti pilotati in cambio di favori, regalie (anche casse di prosecco e voti) e sostegno elettorale. E si fa riferimento, tra le altre cose, alla manutenzione del verde pubblico, al rifacimento di strade e rete fognaria e ad interventi riguardanti lo stadio e le scuole. Riguardo la posizione del sindaco Toma, la Procura ipotizza la presenza di accordi illeciti con l’imprenditore Marco Castrignanò, legati ai lavori di ristrutturazione nello studio professionale e alla fornitura di addobbi floreali in occasione delle nozze del “primo cittadino”.

Intanto, come detto, in queste ore, il gip Stefano Sala, accogliendo il ricorso della difesa e con il parere positivo della Procura, ora che le indagini si avviano alla conclusione, ha disposto la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Toma è difeso dagli avvocati Luciano Ancora e Roberto Sisto, mentre Sticchi è assistito dall’avvocato Andrea Sambati. In precedenza, il Tribunale del Riesame aveva rigettato l’istanza. E si attende un’eventuale decisione della prefettura che, sulla scorta del provvedimento cautelare, aveva sospeso i due amministratori dalle loro cariche.

Nei mesi scorsi ha, invece lasciato il carcere ed è tornato in libertà per fare rientro a casa, l’ex sindaco di Ruffano, Antonio Rocco Cavallo, dopo il provvedimento del tribunale del Riesame che ha accolto il ricorso degli avvocati Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio, considerando tra le altre cose, le dimissioni di Cavallo dalla carica di sindaco.

Riguardo il sindaco di Sanarica, Salvatore Sales (ai domiciliari), il suo legale, l’avvocato Vincenzo Blandolino, ha chiesto a sua volta la revoca o l’attenuazione della misura e la decisione del gip Sala si conoscerà nelle prossime ore.

Intanto, nelle settimane scorse, l’imprenditore di Maglie, Marco Castrignanò difeso dagli avvocati Francesco Vergine e Massimo Manfreda, ha ottenuto i domiciliari dopo oltre due mesi trascorsi in carcere.

Ricordiamo che dopo la richiesta di arresto del pm Maria Vallefuoco e gli interrogatori preventivi nell’ambito della suddetta inchiesta, in cui gli indagati si erano difesi dalle accuse, sono arrivati,nel marzo scorso, i provvedimenti del gip Sala che ha disposto l’arresto per sindaci, assessori, funzionari e per un imprenditore. I finanzieri di Lecce, hanno eseguito il provvedimento di misura cautelare per 10 persone (3 in carcere e 7 ai domiciliari). Sono state inoltre emesse misure interdittive del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per altri 6 indagati, come disposto dal gip.