Morì dopo incidente sul lavoro in una falegnameria: titolare condannato a 2 anni

Lorenzo Solazzo, 34enne originario di Salice, tecnico informatico, è deceduto il 15 luglio del 2014 in un incidente avvenuto all’interno di una falegnameria

Morì in una falegnameria per un incidente sul lavoro e, nelle scorse ore, è arrivata la condanna per il titolare della della ditta. Il giudice monocratico Bianca Todaro ha inflitto la pena di 2 anni nei confronti di F.B. 44enne di Campi Salentina, ritenuto colpevole del reato di omicidio colposo (sospensione della pena e non menzione).

Il datore di lavoro dovrà, inoltre, corrispondere ai familiari della vittima, una provvisionale di 3mila euro ciascuno, oltre al risarcimento del danno in separata sede. Sono assistiti dall’avvocato Andrea Starace. Invece, l’imputato è difeso dal legale Tommaso Stefanizzo che impugnerà la sentenza in Appello, una volta depositate le motivazioni.

Lorenzo Solazzo, 34enne originario di Salice, tecnico informatico, è deceduto il 15 luglio del 2014. Quel giorno venne chiamato da F.B. per sistemare un pantografo che presentava un guasto meccanico. Nel momento in cui cercava di sistemare lo strumento, le lame montate sulla fresa si sarebbero frantumate contro una rete metallica, andando a colpire mortalmente Solazzo.

Secondo il pm Paola Guglielmi, il titolare della falegnameria, nella zona industriale di Campi Salentina, avrebbe causato la morte dell’uomo, per “negligenza ed imperizia”. In particolare, non avrebbe fornito una formazione specifica e non avrebbe rispettato le norme di sicurezza sul lavoro.

Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della compagnia di Campi Salentina e dagli agenti dello Spesal.