Mafia & politica a Sogliano Cavour? Il pentito Cianci: “30mila euro per sostenere il Sindaco Solito”

Il 33enne si è soffermato, durante gli ascolti dinanzi agli inquirenti, sui rapporti del clan di appartenenza con l’amministrazione comunale, all’epoca dei fatti.

Una serie di nuove accuse emergono dai verbali d’interrogatorio del collaboratore di giustizia Vincenzo Antonio Cianci. Il 33enne si è soffermato, durante gli interrogatori dinanzi agli inquirenti, sui rapporti del clan di appartenenza con l’amministrazione comunale, all’epoca dei fatti. Difatti, a seguito dell’inchiesta “Contatto“, il Comune di Sogliano Cavour è stato sciolto per infiltrazioni mafiose dal Consiglio dei Ministri.

Il pentito ha dichiarato di avere ricevuto la somma di 30mila euro per sostenere la candidatura di Paolo Solito (non è imputato nel processo “Contatto”) e l’ex assessore alle politiche sociali, Luciano Biagio Magnolo. Inoltre, avrebbe ottenuto per interposta persona, la concessione di un ristorante, da gestire attraverso un prestanome. Cianci si è anche soffermato sui rapporti con l’ormai ex Sindaco, nel periodo in cui era alla guida dell’amministrazione comunale.

Questi avrebbe poi favorito alcuni suoi parenti, nell’assegnazione di case popolari. Inoltre, il 33enne di Sogliano Cavour si sarebbe rivolto a lui, per il pagamento di bollette di gas, luce e spazzatura in favore di persone a lui vicine e per sussidi, anche in contanti, in favore di vari soggetti.

Il pentito ha poi parlato di agevolazioni ottenute per organizzare la “Sagra delle Friseddhe, Purpette e Vino” nel 2016, ottenendo anche la somma 15/16 mila euro dallo stesso Sindaco. E ha poi riferito che per posizionare gli stand al di sotto del palco predisposto per i festeggiamenti della Notte della Taranta, non avrebbe pagato alcuna tassa di occupazione.

E poi, nei suddetti verbali, compaiono le accuse nei confronti dell’ex assessore alle politiche sociali, Luciano Biagio Magnolo. Questi gli avrebbe consegnato la somma di 5.000 euro ( mai restiutita), che Cianci avrebbe utilizzato per concedere prestiti ad usura a vari commercianti del posto.
Inotre, il pentito ha sostenuto di essere a conoscenza che Magnolo e Solito inviavano il “pensiero” ai Coluccia ( ritenuti dalla Procura a capo dell’associazione mafiosa smantellata con l’inchiesta “Contatto”) .

Le dichiarazioni dell’ex Sindaco Paolo Solito

Paolo Solito, ex Sindaco di Sogliano Cavour, commenta così le affermazioni del collaboratore di giusitizia: ” Provo rabbia e sgomento di fronte alle dichiarazioni di Cianci. Non c’è mai stato alcuno scambio di favori tra di noi. Cianci non mi ha mai chiesto nulla, nè io ho mai dato nulla a lui. Io non gli ho consegnato neanche un centesimo e non gli ho chiesto di votarmi. Lo conoscevo soltanto per il fatto che Sogliano Cavour è un paese molto piccolo.”

Il processo “Contatto”

Durante un’udienza del processo Contatto con rito ordinario, sulle presunte collusioni tra mafia e politica a Sogliano Cavour, il collaboratore di giustizia Vincenzo Antonio Cianci, assistito dall’avvocato Sergio Luceri, ha depositato un memoriale. Sul banco degli imputati, compare, tra gli altri, Luciano Biagio Magnolo che è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e venne arrestato in occasione del blitz del settembre del 2017. Il politico soglianese è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Luciano Biagio Magnolo, attraverso il proprio avvocato Giuseppe Bonsegna, ha sempre fermamente respinto ogni addebito.

Invece, nei mesi scorsi, il maxi processo con rito abbreviato si è chiuso con oltre cinquanta condanne. Il gup Antonia Martalò ha inflitto la pena di 16 anni e 2 mesi a Vincenzo Antonio Cianci, tenendo conto del suo status di collaboratore.