Calci sul sedere e ceffoni ad un alunno di 12 anni. Maestra di doposcuola chiede di patteggiare la pena

Dopo l’avviso di conclusione delle indagini, la maestra, attraverso il proprio difensore, ha già concordato la pena di 6 mesi con il pm. L’istanza verra discussa il 22 settembre dinanzi al gip.

Chiede di patteggiare una maestra di doposcuola, accusata di avere picchiato un alunno con difficoltà di apprendimento. Il difensore dell’imputata, l’avvocato Luigi Potenza, ha già concordato la pena di 6 mesi (con le attenuanti generiche), con il pm Simona Rizzo.

L’istanza verra discussa il 22 settembre dinanzi al gip Simona Panzera. In caso di accoglimento, il patteggiamento permetterebbe la sospensione della pena e la non menzione della condanna per la maestra.

L’imputata risponde delle accuse di lesioni personali e abuso dei mezzi di correzione.

Le indagini hanno preso il via dalla denuncia presentata, presso il commissariato di polizia di Taurisano, dal padre di un bambino di 12 anni, assistito dagli avvocati Luigi e Irene Chiffi.

I fatti si sarebbero verificati in un paese del Sud Salento, nel pomeriggio del 9 dicembre dello scorso anno. Come contestato dalla Procura, la maestra di doposcuola avrebbe preso il ragazzo a calci sul sedere, tirandogli anche dei ceffoni in pieno volto. Quest’ultimo avrebbe rimediato un “trauma contusivo delle guance, con dolenzia del naso e del gluteo destro“, con prognosi di 7 giorni.

L’episodio è raccontato dettagliatamente nella querela presentata dal papà del ragazzo. Le percosse sarebbero avvenute al termine di una lezione di doposcuola in casa dell’insegnante. Quest’ultima si sarebbe risentita per una “maldicenza”. Avrebbe scagliato contro l’alunno il borsellino, il cellulare ed i libri scolastici, uno dei quali lo avrebbe colpito sotto l’occhio. Lo studente spaventato avrebbe cercato riparo sotto un tavolo. Sarebbe stato però raggiunto dalla furia della maestra che gli tirava dei calci e, dopo averlo sollevato, lo prendeva a schiaffi.

Una volta giunto il padre dell’alunno, la donna incurante della sua presenza, avrebbe rifilato uno schiaffo in pieno volto al ragazzo. Successivamente, il giovane avrebbe riferito al padre di altri episodi. Una volta la maestra lo avrebbe cacciato di casa. E in un’altra circostanza, avrebbe perquisito con “fare militare” tutti i bambini presenti. La vicenda potrebbe ora concludersi con il patteggiamento della pena.



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