Offende, minaccia e picchia i bambini: le terecamere riprendono 47 maltrattamenti. Sospesa una maestra

Una maestra è stata sospesa dall’insegnamento perché per ben 47 volte avrebbe maltrattato i suoi piccoli alunni. Schiaffi, sculacciate, offese e minacce ai bimbini di soli tre anni.

Non voleva più andare a scuola, aveva cambiato comportamento e, cosa ancor più grave, era tornato a casa con dei lividi sulle gambe, quasi tutti di forma circolare. I genitori di un bambino di tre anni hanno capito subito che qualcosa non andava, che non si trattava di un capriccio del figlio, simile a quello di tanti piccoli che fanno storie ogni volta che suona la campanella. Così, hanno bussato alla porta dei Carabinieri di Nardò per raccontare agli uomini in divisa i loro sospetti, le loro paure.

Le indagini scattate da quel racconto hanno svelato cosa accadeva realmente in una classe della scuola materna di Nardò. L’orrore che, probabilmente, segnerà a lungo i piccoli alunni.

Offese, minacce, strattoni, schiaffi e sculacciate. Era questo il trattamento che una maestra 61enne riservava ai suoi piccoli alunni. Tant’è che questa mattina la donna ha ricevuto la visita dei militari della Compagnia di Gallipoli che gli hanno notificato la misura interdittiva della sospensione dal pubblico servizio e del divieto di esercitare attività di insegnante (presso istituti pubblici e privati). Per sei mesi dovrà stare lontana dai bambini.

Il provvedimento firmato del Gip Edoardo D’Ambrosio è solo l’ultimo capitolo di un’indagine minuziosa e attenta, coordinata dal sostituto procuratore Donatella Palumbo. Indagine che ha permesso di scoprire una realtà sino ad allora inimmaginabile e fare luce su quello che accadeva all’interno delle mura scolastiche.

Le telecamere immortalano i metodi ‘violenti’

I timori della mamma del bambino di 3 anni non potevano restare inascoltati. Così, gli uomini dell’Arma si sono messi subito al lavoro alla ricerca di prove, di indizi per ricostruire il quadro. Per scoprire i ‘metodi poco educativi’ utilizzati dalla 61enne sono state determinanti le microspie e le telecamere piazzate nella scuola dell’Infanzia.

Sui filmati sarebbero impresse le ‘attenzioni’ poco carine della maestra nei confronti non solo del bambino di 3 anni, ma anche di altri suoi compagni di classe, mentre gli altri inermi assistevano terrorizzati a questi episodi di violenza.

Strattonamenti, schiaffi e sculacciate. E ancora offese e minacce di ogni genere a chi piangeva o non obbediva. Il monitoraggio ambientale ha permesso di ascoltare le urla di disperazione dei piccoli.

Le vessazioni psico-fisiche erano all’ordine del giorno tanto che si era creato un clima di terrore. Sarebbero ben quarantasette gli episodi di violenza accertati dagli inquirenti che hanno causato  sofferenza e mortificazione nei bambini, affidati alla docente per ragioni di educazione ed istruzione.

Nelle prossime ore si svolgerà l’interrogatorio di garanzia della 61enne, difesa dall’avvocato David Degli Atti. La maestra potrà rispondere alle domande del Gip D’Ambrosio, raccontare la sua versione dei fatti o decidere di fare scena muta.



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