Manca l’autorizzazione della Soprintendenza: il Noe sequestra l’immobile storico

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce si sono presentati nei pressi di un’area allestita a cantiere ad Alezio: qui, dove sono in corso dei lavori per la realizzazione di una residenza sanitaria, è stata riscontrata l’assenza di una autorizzazione.

Sequestro preventivo d’urgenza. È quanto è stato eseguito nelle ultime ore dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce presso un’area di circa millecinquecento metri quadrati ad Alezio. I militari, in particolare, si sono attivati a seguito di una circostanziata segnalazione, effettuando un controllo sul cantiere edile allestito.
 
Sull’area in questione, in particolare, è in corso la realizzazione di una residenza socio sanitaria protetta con annesso centro Alzheimer diurno, i cui lavori erano stati autorizzati dal Comune di Alezio con un permesso di costruire rilasciato, però, in assenza della prevista autorizzazione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Lecce. Tale documento era necessario – stando a quanto Evidenziato anche da personale della soprintendenza fatto intervenire sul posto dal Noe – in quanto l'opera in corso di edificazione fa parte di un antico complesso immobiliare risalente al 1800.
 
Dopo i controlli del caso e il conseguente sequestro, il Nucleo Operativo Ecologico ha inviato la dovuta segnalazione alla Procura della Repubblica di Lecce: l’irregolarità evidenziata è dunque quella di abusivismo edilizio in area soggetta a vincolo monumentale. Al vaglio dei militari del Noe ci sono le posizioni del committente dell'opera e dei tecnici intervenuti, ma anche quelle di tutti coloro che hanno partecipato al procedimento amministrativo che ha portato al rilascio del titolo autorizzatorio che, allo stato delle indagini, si ritiene viziato.
 
Gli accertamenti dei Carabinieri, inoltre,puntano a verificare se non siano state demolite opere risalenti al XIX secolo al fine di far posto alla nuova costruzione. Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è di circa 200mila euro.



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