“Esprimo preoccupazione per la crescente curva di contagi da covid-19 e per la mancanza di screening e tamponi per la prevenzione nei confronti degli agenti di Polizia Penitenziaria, che nel corso dell’attività lavorativa, sono esposti, all’interno delle carceri, a contatti con molte persone”, con queste partole, Ruggiero Damato, Vicesegretario regionale di Osapp, il Sindacato di Polizia Penitenziaria, commenta l’attuale situazione del coronavirus che, soprattutto nell’ultimo mese, ha visto un grosso innalzamento dei casi di positività.
“Inoltre – prosegue – non vengono svolte sanificazioni nelle sale colloqui, sezioni detentive, uffici vari, corridoi che vengono puliti superficialmente e senza l’utilizzo di prodotti specifici, in più, siamo costretti ad assistere a traduzioni ‘non essenziali’, con persone che giungono anche da zone extraregionali classificate come ‘rosse’, nel più totale silenzio delle Istituzioni politiche e dell’Amministrazione Penitenziaria Regionale e Nazionale.
Infine, assistiamo a regole sempre più penalizzanti nei confronti degli agenti, come, per esempio, il rifiuto di corrispondere l’anticipo di missione, la mancanza di congedi con la solita scusa della carenza cronica di personale, turni di servizi massacranti dalle 8 alle 10 ore e servizi di piantonamento nelle corsie degli ospedali, vietati tassativamente dalle norme.
Ricordo anche a me stesso, che prima di essere un dirigente sindacale sono anche un poliziotto in servizio e in prima linea, pertanto fino a quanto avrò voce e forza denuncerò le gravi problematiche che affliggono il Corpo da numerosi anni”.