È servito a ben poco rimuovere il manifesto funebre che annunciava la morte politica dell’ex primo cittadino di Melendugno, Marco Potì e del “suo” candidato Simone Dima che, nella corsa a conquistare la fascia tricolore, non è riuscito a battere l’avversario Maurizio Cisternino che ha vinto con 3.608 voti (pari al 57,77% dei consensi). Un risultato inaspettato o forse no, ma in tanti non condividono il modo in cui è stata festeggiata la sconfitta dell’ex Sindaco che per due mandati ha guidato la cittadina con i suoi 10mila abitanti e le sue marine-gioiello.
«Finalmente sono venuti a mancare all’affetto dei loro lettori dopo anni di …. Marco Potì e Simone Dima. Felicemente lo annunciano gli elettori vincitori» si legge sul manifesto che ha fatto il giro del web, diventando virale. Il cartello invita anche i cittadini ad un ultimo saluto. “I resti saranno dispersi nei mari delle marine di Melendugno”.
Sicuramente il gesto di un «esaltato», come si mormora in paese. I commenti di solidarietà a Potì e a Dima non sono mancati. In tanti reputano la trovata come una caduta di stile, indipendentemente dalla corrente politica o dal voto espresso nelle urne.

Da sempre con la satira si ‘commenta’ una sconfitta, ma non è cosa da tutti riuscire a non superare il sottile confine tra ironia e cattivo gusto.
