Scomparso nel nulla la Vigilia di Natale, l’appello ai cittadini: “cercate nelle case disabitate”

Continuano senza sosta le ricerche di Marcello Pantaleo, il giovane infermiere scomparso nel nulla la sera della vigilia di Natale. L’appello ai proprietari delle abitazioni attualmente disabitate della zona

Si teme il peggio, ma nessuno si arrende. Continuano senza sosta le ricerche di Marcello Pantaleo, il 39enne di Nardò scomparso nel nulla la sera della Vigilia di Natale. L’unica certezza è che l’infermiere ha parcheggiato la macchina a Santa Caterina, non lontano da Torre dell’Alto che delimita il confine tra il parco di Portoselvaggio e la rupe della “Dannata” e dal mare, dove i vigili del fuoco del nucleo Saf (Speleo alpino fluviale) e i sommozzatori si sono concentrati.

Le ricerche via mare e via terra

Lo specchio d’acqua che bagna la località ionica è stato setacciato, palmo a palmo, per circa 4 chilometri costa. Sommozzatori e speleosub hanno ispezionato grotte e insenature, anche in profondità. Dall’alto, droni e un elicottero hanno sorvolato il cielo alla ricerca di qualche indizio che poteva sfuggire. Le unità navali messe a disposizione dalla Capitaneria di Porto hanno invece concentrato la propria attività in alto mare, spingendosi fino a circa 2-3 miglia dalla costa.

Anche via terra, le ricerche sono continuate tra Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Porto Selvaggio. Le squadre in campo – Forze dell’Ordine, volontari di Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, 118 e Amministrazione comunale di Nardò – non hanno lasciato nulla al caso. Con l’aiuto dei cani delle unità cinofile, sono stati battuti circa 5 chilometri quadrati della Torre dell’Alto fino ad arrivare ai limiti del centro abitato di Santa Maria al Bagno

Si teme il peggio, anche perché in auto pare siano stati ritrovati due biglietti. Uno di addio, in cui il 39enne ha spiegato i motivi del suo gesto. L’altro, con le indicazioni per ritrovare una lettera, una sorta di testamento. Un documento di 40 pagine, ritrovato nel pc, racconta la storia di questo giovane che fino a qualche anno fa lavorava come infermiere sulle navi da crociera e delle difficoltà incontrate da quando era disoccupato.

La verità è nascosta a Santa Caterina. Anche il cellulare ha condotto i carabinieri lì, nella zona dove è stata ritrovata la Seat Ibiza nera, ma di Marcello Pantaleo, un uomo per bene, timido e introverso, non c’è traccia. Fino alla fine la speranza resta quella di trovarlo.

L’appello

Dopo una riunione del Tavolo di coordinamento delle ricerche, in cui è stato fatto il punto delle attività intraprese e sono state valutate le ulteriori iniziative da porre in essere, è stato lanciato un appello. Si chiede la collaborazione dei cittadini e, in particolare, dei proprietari delle abitazioni attualmente disabitate della zona, affinché effettuino con urgenza verifiche all’interno delle proprie abitazioni, non ispezionabili autonomamente dalle squadre di ricerca.

Nel caso di avvistamento, si prega di voler contattare le Sale Operative del 112, 113 o del 115.



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