Bloccato sulla nave della droga in Senegal, il salentino Matteo Muci può tornare a casa

Nella serata di ieri, il comandante del cargo ha restituito il passaporto al ragazzo. Il 20enne farà rientro nella sua casa di Leverano, presumibilmente nel pomeriggio di domani.

Può finalmente tornare a casa, il giovane allievo ufficiale di coperta Matteo Muci, bloccato dal 30 gennaio scorso su di una nave a Dakar, in Senegal, a bordo della quale era stata scoperta quasi una tonnellata di cocaina.

Il giovane farà rientro nella sua casa di Leverano, presumibilmente nel pomeriggio di domani.

Nella serata di ieri, il comandante del cargo ha restituito il passaporto al ragazzo, come disposto dalla Procura di Dakar. Il 20enne di Leverano ha poi raggiunto Istanbul, dopo aver preso il volo delle 23. E nella mattina odierna, Matteo Muci ha preso un altro aereo per Monaco, dov’è giunto nel pomeriggio. La partenza per Roma è prevista domattina ed il giovane allievo ufficiale, dovrebbe poi raggiungere il Salento con un altro volo o in treno.

Dunque, Matteo Muci, dopo settimane frenetiche che hanno visto impegnati i suoi legali a riportarlo in Italia, potrà riabbracciare la famiglia. Una vittoria ancor più importante, considerando le difficoltà di spostamento degli ultimi giorni, dovute all’emergenza Coronavirus. Gli avvocati Francesco Cazzato e Paola Zuccalà, con il supporto del legale Felice Maria Barlassina residente in Senegal, fin da subito si sono rivolti alla Farnesina ed all’Ambasciata di Dakar. E le istituzioni interpellate sono riuscite ad ottenere l’agognato rientro a casa. Non solo, poiché all’appello alle autorità italiane, lanciato dalla famiglia del giovane leveranese, si è unita la Regione Puglia.

La vicenda

Il giovane era stato ingaggiato dalla Grimaldi per un tirocinio. E nel mese di dicembre era partito da Napoli alla volta di Dakar per unirsi all’equipaggio. A bordo della nave, però, erano stati scoperti 800 chili di cocaina e successivamente ne vennero rinvenuti altri 200. Naturalmente, è stata prontamente informata l’autorità locale competente. Per questioni di sicurezza, però sono stati sequestrati i passaporti dei membri dell’equipaggio. Compreso quello di Muci. Nella giornata di ieri, però, il documento è stato restituito al giovane, in vista del suo rientro a casa.