Maxi-sequestro di droga al largo delle coste salentine. È accaduto nel cuore della notte, nello specchio d’acqua che bagna Santa Maria di Leuca, dove i Reparti Aeronavali delle Fiamme Gialle pugliesi si sono imbattuti in un potente gommone che provenendo da acque internazionali si dirigeva lungo la terraferma. Difficile non notare che fosse ‘carico’.
I sospetti sono diventati certezze quando gli uomini in divisa hanno imposto l’alt. L’imbarcazione, che non aveva alcuna intenzione di fermare, ha tentato la fuga, probabilmente per sfuggire alla cattura. È stato tutto inutile, anche cercare di disfarsi del carico durante l’inseguimento, gettandolo in mare mentre i baschi verdi li tallonavano. Alla fine, le vedette veloci del Roan hanno raggiunto e abbordato il natante.
Il perché di tanta fretta è stato chiaro poco dopo, quando a bordo dell’imbarcazione e nel tratto di mare interessato dall’importante operazione sono stati trovati 21 colli di sostanza stupefacente: contenevano circa 1.531 chili di marijuana. Più di una tonnellata e mezzo che, al mercato clandestino, avrebbe fruttato circa 15 milioni di euro.
Il mezzo utilizzato per il traffico illecito – un gommone lungo 10 metri circa, dotato di due potenti motori fuoribordo – è stato accompagnato nel porto di Santa Maria di Leuca, dove è finito sotto sequestro. Nei guai anche i due scafisti, di nazionalità albanese, fermati per detenzione e traffico internazionale di sostanze stupefacenti e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
L’attività è stata condotta con il supporto dei mezzi aeronavali impegnati nell’operazione “Themis 2019”, coordinata a livello locale dall’European Border and Coast Guard Agency (Frontex) e a livello nazionale, dall’lnternational Coordination Centre (I.C.C.), istituito presso il Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pratica di Mare (RM).