
Ben 24 dipendenti dell‘ufficio scolastico provinciale, accusati di episodi di assenteismo avvenuti cinque anni fa, hanno superato la messa alla prova, concludendo con successo il percorso di volontariato, in parrocchia o di pubblica utilità presso la protezione civile (a seconda dei casi).
Il gup Anna Paola Capano, al termine dell’udienza di ieri, ha dichiarato estinto il reato e di conseguenza ha emesso una sentenza di non luogo a procedere, per quelli che avevano chiesto la messa alla prova.
Il giudice ha invece condannato altri tre dipendenti, al termine del rito abbreviato, con pena sospesa ed ha inflitto 1 anno e 4 mesi di reclusione ad S.P. un 69enne di Trepuzzi; 1 anno ad A.S. una 69enne di Squinzano, ed 8 mesi ad A.D.L., una 66enne di Lecce. Potranno fare ricorso in Appello.
I 28 imputati sono di Lecce, Lizzanello, Surbo, Cavallino, San Donato, Campi Salentina, Trepuzzi, Maglie, Otranto, Melendugno, Alezio, Galatone, Aradeo, Scorrano, Veglie, Porto Cesareo, Taviano, Tricase, Miggiano. Rispondono delle accuse di truffa aggravata e false attestazioni. Intanto, nel corso dell’udienza preliminare, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si erano costituito parte civile con l’Avvocatura dello Stato.
Il collegio difensivo
Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Marco Pezzuto, Francesca Conte, Chiara Fanigliulo e Francesco Calabro. Gli impiegati dell’Ufficio provinciale scolastico di via Cicolella, tra febbraio e marzo del 2020, sarebbero stati “pizzicati” mentre si trovavano nelle vicinanze, ma al bar o al supermercato, nell’orario di lavoro, senza timbrare il badge in uscita e procurandosi un ingiusto profitto. Le assenze ingiustificate, in diverse giornate, sarebbero state in alcuni casi di appena un’ora e 13 minuti e in altri di 17 ore e 43 minuti con un “guadagno” fino a 235 euro.
L’inchiesta è stata avviata grazie alla segnalazione di un dipendente dell’ufficio.
Le violazioni sarebbero emerse attraverso la visione delle telecamere di videosorveglianza, nel corso delle indagini dei carabinieri di Lecce.
Nell’avviso di conclusione, comparivano 35 nominativi, ma alcune posizioni sono state stralciate in vista dell’archiviazione.