giudici della seconda sezione collegiale. Il gup Cinzia Vergine ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dall'imputato e attraverso apposito decreto ha fissato la data d'inizio del processo. Dunque, l'udienza preliminare prevista per il 24 gennaio non verrà celebrata. Pepe risponde delle ipotesi di reato di concussione, abuso d'ufficio aggravato, diffamazione continuata, stalking e istigazione a commettere un reato.
Tra le "parti offese" risultano Mauro Minelli, ex Dirigente Responsabile dell'Imid (Centro di Cura delle Malattie Rare), assistito dagli avvocati Giuseppe Terragno e Anna Centonze; il Presidente di un 'Associazione di Malati; l'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Lecce. Luigi Pepe è difeso dagli avvocati Luigi Covella e Mariangela Vanessa Pepe. L'inchiesta prese avvio dalla denuncia presentata il 17 settembre 2014 dal dr. Minelli, 60enne originario di Campi Salentina, seguita da numerose integrazioni.
Riguardo l'ipotesi di concussione, il pm ritiene che il Presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Lecce abbia abusato delle sue qualità e dei suoi poteri. Anzitutto, fino al 19 luglio del 2013, avrebbe costretto il dr. Mauro Minelli, a dimettersi dal ruolo di Direttore Responsabile dell'Imid (Centro di Cura delle Malattie Rare), allo scopo di ottenere la chiusura di tale struttura sanitaria. Per raggiungere l'obiettivo, egli avrebbe fatto ricorso a minacce verso Minelli ed i suoi collaboratori.
Pepe risponde anche dell'accusa di abuso d'ufficio aggravato. Fino al mese di aprile di quest'anno, avrebbe messo in atto cinque procedimenti disciplinari contro Minelli, mentre si sarebbe dovuto astenere, in considerazione dell'ostilità pubblicamente manifestata nei confronti del Direttore dell'Imid.
La Procura ipotizza anche il reato di diffamazione a carico del Presidente dell'Ordine dei Medici. Pepe, ad esempio, nella conferenza stampa del 4 ottobre, avrebbe definito Minelli "persona poco chiara, millantatore, usurpatore di titoli, truffatore, incompetente ecc.."
Il Presidente dell'Ordine dei Medici deve difendersi anche dell'accusa di stalking. Avrebbe messo in atto, a partire dal dicembre del 2012, una serie di atti persecutori nei confronti di Minelli, consistenti in telefonate, lettere. Questi comportamenti avrebbero cagionato nella presunta vittima, stati d'ansia e depressivi che l'avrebbero indotto ad allontanarsi da Lecce e dalla sua famiglia. Inoltre, vi è l'ipotesi di reato di "violenza o minaccia per costringere a commettere un reato". Pepe, il 5 aprile di quest'anno, avrebbe chiesto per mezzo di minacce, al Presidente di un Associazione di Malati, di calunniare Minelli. In che modo? Invitandola a scrivere in sua presenza, una lettera ai Carabinieri.
La chiusura delle indagini è arrivata dopo che il gip Alcide Maritati ha accolto l'opposizione alla richiesta di archiviazione dei legali del dr. Mauro Minelli, gli avvocati Giuseppe Terragno e Anna Centonze.
