Minaccia di buttarsi dal terrazzo del Tribunale se non viene ascoltato, paura in via Brenta

Ha minacciato di buttarsi nel vuoto se non fosse stato ascoltato. L’intervento del Presidente della Corte di Appello di Lecce ha evitato il peggio.

Sono stati veri e propri attimi di paura quelli vissuti in via Brenta, dove si affaccia il Tribunale Civile di Lecce. Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 10.30, quando un 64enne ha minacciato di buttarsi nel vuoto, da un’altezza di circa sei metri. Il gesto sembra sia stato dettato da alcuni problemi giudiziari legati a controversie private.

Seduto dalla ringhiera del parapetto, posto al primo piano del palazzo di Giustizia, l’uomo ha chiesto di incontrare i funzionari della Prefettura, forse per discutere della vicenda che lo vede coinvolto come protagonista.

L’uomo sembrava realmente intenzionato a lanciarsi nel vuoto. Né ha voluto sentire i consigli delle persone presenti che hanno cercato di farlo ragionare.

Ad evitare il peggio è stato l’intervento del Presidente della Corte di Appello, il dottor Tanisi, presente in via Brenta per ragioni d’ufficio.

Dopo aver colloquiato con l’avvocato del 64enne, il Presidente ha assicurato che avrebbe approfondito la questione. Appresa tale notizia, l’uomo ha rinunciato all’insano gesto, rientrando spontaneamente in Tribunale.

Visitato dai sanitari del 118, non presentava lesioni. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo tribunali di Lecce insieme ai colleghi dell’aliquota radiomobile di Lecce e i Vigili del Fuoco. Dell’accaduto sarà informata la Procura della repubblica.



In questo articolo: