Minacciò di incendiare l’auto della compagna e cercò di investire un carabiniere: condannato a 3 anni e 5 mesi

Il 40enne gallipolino Claudio Caretta fu arrestato per i fatti accaduti il 7 aprile 2016. Un’auto dei carabinieri della stazione di Porto Cesareo sarebbe intervenuta, dopo le grida di una donna che chiedeva aiuto.

Il giudice monocratico Fabrizio Malagnino ha condannato il 40enne gallipolino Claudio Caretta a 3 anni e 5 mesi per i reati continuati di resistenza a pubblico ufficiale e tentato danneggiamento. In precedenza, il vpo d'udienza aveva invocato la pena di 1 anno. Invece, il difensore di Carretta, l'avvocato Luigi Suez ha chiesto l'assoluzione dell'imputato, sulla scorta di una consulenza tecnica che ne attesterebbe l'incapacità d'intendere e di volere. 
  
Caretta venne arrestato per i fatti accaduti il 7 aprile 2016. Un’auto dei carabinieri della stazione di Porto Cesareo sarebbe intervenuta, dopo le grida di una donna che chiedeva aiuto, affermando "aiuto aiuto non lasciatemi andare, se torno a casa mi riempie di botte", all'altezza della rotatoria di Villa Convento. Scesi dalla macchina, hanno visto un uomo che tratteneva per le braccia una donna. Mentre il 40enne gallipolino risaliva in macchina, la vittima mostrava ai militari una bottiglia con residui di benzina. La donna riferiva che il compagno aveva cosparso la macchina  con liquido infiammabile,  con l'intenzione di darle fuoco dopo un litigio.
  
Caretta, a quel punto, ha cercato di investire un agente che si trovava davanti alla vettura. Inoltre, si sarebbe divincolato dalla prese di un altro carabiniere, che cercava di trattenerlo dalla portiera anteriore.  La coppia è stata condotta in questura, ma la donna si è rifiutata di denunciare il compagno e dunque Caretta è stato arrestato soltanto una settimana dopo, a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal pm Roberta Licci.



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