
Una notizia che ha scosso profondamente l’intera comunità sportiva leccese e non solo. Un vero e proprio shock!!!
L’unione Sportiva Lecce piange la scomparsa improvvisa di Graziano Fiorita, figura storica del club giallorosso. Il fisioterapista, con oltre vent’anni di dedizione e professionalità spesi al servizio della squadra, si è spento improvvisamente durante il ritiro della squadra a Coccaglio.
In segno di lutto e rispetto per la sua improvvisa scomparsa, la società giallorossa ha immediatamente disposto il rientro della squadra nel Salento. Di conseguenza, la partita in programma per domani contro l’Atalanta è stata ufficialmente rinviata. Una decisione inevitabile di fronte a un dolore così grande
In questo momento di dolore profondo e di totale incredulità, come comunicato dallo stesso sodalizio, ogni parola appare superflua. Il club, unito nel cordoglio, si stringe con affetto alla moglie Azzurra e ai figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo, alla mamma Francesca e a tutti i familiari .
A ricordare la figura di Fiorita il Deputato di Fratelli d’Italia Saverio Congedo: “Ci mancheranno i suoi sorrisi, la sua gentilezza, la sua passione per i colori giallorossi, la sua esultanza travolgente ai gol del Lecce, le sue corse nel campo sempre con la maglia a maniche corte anche sotto le intemperie. Le più sentite condoglianze alla moglie Azzurra ed ai figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo ed ai familiari tutti”.
Un pensiero lo rivolge anche l’ex Presidente del Lecce Rico Semeraro: “Per quanto fosse educato, Graziano sembrava quasi irreale. Cortese come il padre, e anche di più (Fernando, il padre, è stato il massaggiatore del Lecce, scomparso nel 2023). Quando lo abbiamo preso, nel settore giovanile nel 1999 (è entrato nel Lecce quando a capo del club c’era la famiglia di Giovanni Semeraro), eravamo un po’ dubbiosi: era molto giovane e il fatto che lavorasse anche con suo padre ci aveva portato a osservarlo con un pizzico di attenzione. Durante il mio periodo da presidente del Lecce nel 2005, e poi ancora fino al 2006, anno in cui ho seguito le sorti del club nonostante le dimissioni; ho avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo non solo per le sue competenze nel ruolo che svolgeva con dedizione, ma anche per la sua sensibilità e il suo spirito di servizio. Anche dopo la fine del mio incarico, i rapporti tra noi sono rimasti vivi e sinceri, grazie alla presenza nel club di mio padre, Giovanni Semeraro.
Graziano era una persona straordinaria, uno di quei rari uomini che si incontrano davvero poche volte nella vita. Il collaboratore ideale, sempre pronto ad aiutare tutti, adorato da tutti e benvoluto da chiunque. È il caso di dire che era un ragazzo d’oro, senza cadere nel luogo comune. Un uomo di una bontà e di una professionalità rare in ogni ambito, non solo nel mondo del calcio. Fisicamente prestante, con occhi sorridenti e un sorriso contagioso. Sono scioccato. Un uomo gentile, serio e impeccabile nel suo lavoro. Con un garbo indescrivibile e una professionalità ineccepibile”.
Il mio pensiero in questo momento così tragico va alla sua famiglia, soprattutto alla moglie Azzurra e i suoi quattro figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo”.