Gli automobilisti di passaggio sulla tangenziale ovest, all’altezza dello svincolo per l’Ospedale “Vito Fazzi”- San Cesario di Lecce, hanno notato una colonna di fumo provenire da due auto che avevano preso fuoco, dopo essersi scontrate in quello che sembrava un “banale” incidente stradale. La Lancia Y e la Punto, infatti, erano affiancate, una accanto all’altra, e quasi distrutte dalle fiamme. La tragedia, invece, si nascondeva tra le fiamme. La scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori è stata, purtroppo, ben più grave e drammatica. Intrappolata nell’abitacolo e senza possibilità di fuggire c’era una 32enne di Copertino, morta carbonizzata tra le lamiere del veicolo. Almeno questa è la prima dolorosa ricostruzione dell’accaduto.
Inutili i soccorsi
I primi a fermarsi sono stati gli operatori di un’ambulanza del 118, diretta al nosocomio salentino, che hanno notato le stesse immagini degli automobilisti di passaggio e si sono fermati per vedere se ci fosse bisogno di aiuto. La speranza di tutti era che non ci fossero state conseguenze, ma così non è stato. Il loro intervento non è bastato ad evitare il peggio.
Dalle notizie trapelate, in una delle auto avvolte dal fuoco era rimasta intrappolata la 32enne. I soccorsi, purtroppo, sono stati inutili. Per Sara Barba non c’era più nulla da fare. Il conducente dell’altra macchina coinvolta è stato accompagnato in ospedale.
Ancora poco chiara la dinamica dell’incidente mortale, ma in base alla prima ricostruzione effettuata in quei drammatici momenti, sembrerebbe che la vittima sia rimasta intrappolata nell’abitacolo, non riuscendo a mettersi in salvo per tempo.
Sul posto anche i vigli del fuoco, che hanno spento l’incendio e gli uomini delle Forze dell’ordine a cui è affidato il compito di dire con esattezza cosa sia accaduto.
Aggiornamento
Secondo le informazioni circolate, a causare la morte di Sara Barba sarebbero state le ferite causate dalle fiamme che hanno avvolto l’auto dopo l’incidente. La 32enne, residente ad Arnesano, in base a quanto (ancora parzialmente) ricostruito era al volante della sua Lancia Y , quando – non lontano dallo svincolo per San Cesario – ha perso il controllo del mezzo che, secondo alcuni testimoni, ha sbattuto contro un albero e poi contro la Fiat Punto che si trovava sulla rampa. Le macchine, a quel punto, hanno preso fuoco. Da qui, la colonna di fumo notata da alcuni automobilisti di passaggio.
L’uomo, alla guida della Fiat, è riuscito a scendere dall’abitacolo, rompendo il vetro. Anche la 32enne sembra sia riuscita ad allontanarsi dalla macchina incendiata, ma dopo pochi passi si sarebbe accasciata a terra, priva di vita. Momenti drammatici e terribili per chi ha assistito alla scena.
Una tragedia che ha ancora tanti contorni da chiarire.