
Il mare a pochi metri rende meno triste la giornata del 27 gennaio nel Museo della Memoria e dell’accoglienza di Santa Maria al Bagno, dove in mattinata è stata inaugurata la mostra dal titolo ’dalla Germania alla liberazione’ a cura di Donato Maglio, uno dei massimi esperti di Storia della Seconda Guerra mondiale e della deportazione degli ebrei.
Grande soddisfazione per il lavoro compiuto dal Museo, diretto da Katia Re, è stata espressa dal vice sindaco di Nardò Maria Grazia Sodero che ha sottolineato la valenza socio-culturale della mostra e l’impegno della pubblica Amministrazione per fare sì che la giornata della memoria non sia solo una giornata. Nardò era l’unica amministrazione comunale intervenuta, insieme a quella di Cutrofiano, un po’ poco per un evento così importante e significativo al quale erano stati invitati tutti i sindaci del Salento.
L’orrore dei lager – ci ha spiegato Donato Maglio – è perfettamente ritratto in queste foto, alcune storiche, altre da egli stesso scattate nel campo di sterminio di Auschwitz, il più tristemente noto fra tutti i lager nazisti. Per il Museo si tratta di un punto di partenza, ha dichiarato il curatore della mostra, per sé sensibilizzare sempre più e meglio la pubblica opinione su questa tragedia della storia e per rendere giustizia a chi è stato deportato, ucciso o semplicemente liberato dopo mesi trascorsi all’inferno.
La mostra inaugurata oggi si fonde con un altro percorso espositivo dal titolo ‘Italia porta di Sion‘ coordinato dalla direttrice del Museo Katia Re e inaugurato nello scorso mese di novembre.
Il viaggio nella memoria continua.