#iorestoaperto, il Multisala di Taviano non chiude e protesta contro il Governo

La Direzione del Multiplex Teatro Fasano di Taviano ha deciso che terrà il cinema aperto fino a quando non vi sarà una chiusura fisica forzata come forma di protesta contro l’ultimo Decreto

Il mondo dello spettacolo ha deciso di alzare la voce dopo che per contenere l’aumento della curva dei contagi il Governo ha scelto di “sacrificare” ancora una volta la cultura, chiudendo cinema e teatri (ma non i musei dove si entra in maniera scaglionata). Imprenditori, lavoratori, ma anche registi e attori non ci stanno a dover chiudere le porte, a dover ‘rinunciare’ allo show dopo aver preso tutte le precauzioni necessarie per rendere i luoghi “sicuri” e per evitare i contagi. E i numeri sembrano confermarlo: da quando le sale hanno riaperto c’è stato un solo caso di contagio segnalato alle Aziende sanitarie Territoriali.

L’invito a fare un passo indietro probabilmente resterà inascoltato, ma questa volta l’appello è chiaro. Ed è scritto nero su bianco in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro per i Beni culturali Dario Franceschini. L’ultimo dei sei punti è il più importante in assoluto: «Chi opera nel settore della cultura è consapevole dell’importanza che ricopre soprattutto in momenti difficili come quello che ci troviamo ad affrontare. Sarebbe un grave danno per i cittadini privarli della possibilità di sognare e di farsi trasportare lontano, oltre i confini della propria quotidianità».

Alza la voce anche il Multiplex Teatro Fasano di Taviano che ha deciso di restare aperto e di continuare la programmazione anche se l’ultimo Decreto impone la chiusura, almeno fino al 24 novembre, la data  ultima per vedere quali saranno gli effetti delle restrizioni imposte sul numero dei contagi  Una forma di protesta, anzi di «disobbedienza civile» come si legge sul sito. «Noi resteremo aperti perché in questo momento storico il cinema è più che mai anche una forma di evasione e di arte che garantisce intrattenimento e un apporto terapeutico in un periodo di forte stress psicologico» si legge.

La sfida al Governo: «Restiamo aperti: fate come noi»

«Appurato che non esistono evidenze scientifiche di focolai dovuti a cinema e teatri, che da sempre sono stati i luoghi più sicuri in quanto garantiscono il mantenimento della distanza di sicurezza, l’uso delle mascherine, il continuo ricambio di aria e la sanificazione dei posti a sedere, la direzione  del Multiplex Teatro Fasano – si legge – ha deciso di adottare un comportamento di disobbedienza civile e terrà il cinema aperto fino a quando non vi sarà una chiusura fisica forzata».

Non solo, resteranno aperti, ma hanno invitato gli altri imprenditori ad aderire all’iniziativa. «Invitiamo – concludono – tutti gli altri esercenti a seguirci in questa forma di protesta e disobbedienza civile.   Invitiamo tutti i nostri amici e spettatori a diffondere e condividere con l’hashtag iorestoaperto».

Qualche utente non ha condiviso l’iniziativa, costringendo il Multiplex di Taviano a fare una doverosa precisazione. «Non siamo negazionisti, il virus esiste e ne siamo ben consapevoli. Abbiamo sempre adottato, infatti, tutte le misure di prevenzione consigliate dal Comitato Tecnico Scientifico. La nostra protesta è contro le misure intraprese nei confronti di cinema e teatri dove il rischio di contagio è praticamente nullo» si legge sulla pagina Facebook.

Il punto, come ha dichiarato Franceschini è la mobilità. Si cerca di ridurre in tutti i modi lo spostamento delle persone, terreno fertile per la diffusione del virus, ma non per questo devono pagare soltanto alcune categorie.



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