Insieme a Pino Leccisi e Salvatore Fitto è stato uno degli esponenti più importanti e più potenti della Democrazia Cristiana a cavallo tra gli anni ‘70 e ’80, arrivando al ruolo di Presidente della Regione Puglia nel quinquennio che va dal 1978 al 1983. Oggi la Puglia piange la scomparsa di Nicola Quarta, da tutti conosciuto come Ninì, uno degli esponenti più importanti della “balena bianca” pugliese. È stato parlamentare della Repubblica, sempre nelle fila della DC, appartenendo dapprima alla corrente andreottiana per poi allontanarsene, avvicinandosi a quella di Ciriaco De Mita prima e Nino Martinazzoli poi.
Per due mandati è stato sindaco della sua Campi Salentina, per la quale mise a disposizione le sue doti di amministratore e grande mediatore. Uomo di grande personalità, entrò in politica solo al termine della sua attività di pubblico funzionario. Alla fine degli anni ’90 si ritirò a vita privata. Lascia la moglie 85enne, 3 figli e 7 nipoti.
Parole di cordoglio arrivano da Adriana Poli Bortone: “Con Quarta la regione attraversò una fase di interventi costruttivi e di attenzione al territorio, perché lui, come tanti di noi, amava la sua terra e sapeva dialogare con le altre forze politiche saggiamente perché all’epoca l’appartenenza era di valori e non di convenienza. Ninì ha avuto la forza di chiudere il lungo capitolo della politica esercitando con discrezione una sorta di diritto all’oblio che non lo sottrae tuttavia al ricordo che di lui abbiamo: un ricordo sincero, ricco di stima e apprezzamento. Siamo vicini con affetto alla sua famiglia”.