Natale in India per i Marè² mentre l’Italia «twitta»

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marè² prigionieri in India, non hanno trascorso le festività natalizie con in loro cari, ma hanno usato i social network per i loro messaggi di auguri.

I due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno trascorso il Natale in India circondati “dagli affetti più cari” mentre in Italia una tempesta di messaggi è stata lanciata per chiedere il loro ritorno

Un Natale lontani da casa, lontani dall’Italia. È trascorso così il 25 dicembre per i due fucilieri del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori del posto, scambiati per pirati mentre erano in missione antipirateria su una petroliera italiana al largo del Kerala.  Lo scorso anno avevano potuto usufruire di un permesso di due settimane per poter trascorrere le festività a casa, con i loro cari. Ma questa volta no.

Così come già accaduto in passato, ecco che i social network diventano uno strumento utile per accorciare le distanze, per comunicare, parlare, per dimostrare vicinanza e affetto. «In questo giorno di festa davvero particolare, e nonostante siamo lontani dalle nostre case, sentiamo il vostro grandissimo e caloroso affetto. Auguriamo a tutti voi un buon e sereno Natale con la speranza che il 2014 ci restituisca la serenità che ormai da due anni attendiamo. Buon Natale». A scriverlo sulla pagina facebook, è Vania Ardito, moglie di Salvatore Girone, direttamente da New Delhi, dove si trovano i due militari che sono stati raggiunti dagli "affetti più cari", così come ha annunciato, sempre sul social network, il marò Latorre. Anche il fuciliere tarantino ha affidato ad un lungo post, il suo pensiero: «Purtroppo quest'anno non potrò essere nella mia amata patria per respirare il profumo che solo da noi si respira in questi giorni. Fortunatamente – precisa il marò – parte dei miei affetti più cari mi ha raggiunto portando una ventata di gioia, ma sempre con il cuore rivolto agli altri carissimi affetti che sfortunatamente non hanno potuto raggiungermi. Volevo augurare a Voi tanta serenità, sentimento che ho imparato essere il più importante nella vita di una famiglia, e ringraziarvi per quanto cuore, affetto e passione ponete ogni giorno nell'essere vicino a me ed ai miei cari: questo – sottolinea – per me è il regalo più grande che potessi sognare di ricevere».
«Vi abbraccio idealmente – conclude Latorre – e con questo abbraccio vi trasmetto tutta la mia immensa riconoscenza». 

Ma un abbraccio virtuale è partito anche dall’Italia, non a caso proprio il giorno di Natale. Gli italiani hanno scelto i 140 caratteri obbligatori per chiedere il ritorno in patria dei due fucilieri del Battaglione San Marco con un "tweetstorm". "Un abbraccio a largo raggio", è uno dei primi post con gli hashtag #marò e #portiamoliacasa . L’appuntamento su Twitter era fissato dalle 21.00 alle 21:30. Insieme al tweet anche l’invito pubblicare la foto di una candela con un nastro giallo. 



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