Tutelare gli interessi, l’immagine e il decoro degli avvocati. Costituito il nuovo direttivo di “Azione Forense”

Numerosi gli obiettivi che il sodalizio salentino tra questi dare maggiore impulso all’azione politico-forense e dialogare con la Magistratura.

sentenza-giudice

È questo uno degli obiettivi che si pone il sodalizio “Azione Forense” di Lecce che nei giorni scorsi, presso lo studio dell’avvocato Salvatore De Mitri, responsabile territoriale, ha costituito il nuovo Consiglio Direttivo.

Il “governo dell’Associazione

A fare parte del nuovo Consiglio Direttivo, il già citato Salvatore De Mitri in qualità di Responsabile Territoriale; Angelo Quarta Rizzato, invece, sarà il vice; Ines Martina il tesoriere; Giovanni Accogli Responsabile dei rapporti istituzionali; Vanessa Mengoli Responsabile del tesseramento e della propaganda politico-forense; a Gabriele Ciardo, Giovanni Miglietta e Salvatore Rollo, infine, spetterà il Comitato Scientifico.

Gli obiettivi

Sono tanti gli obiettivi che l’associazione si è prefissata.

In primo luogo l’organizzazione di convegni ed eventi formativi in tutta la provincia in segno di vicinanza nei confronti di quei colleghi che fanno fatica a raggiungere ogni volta il capoluogo; interessare l’Ordine degli Avvocati, affinché il Presidente solleciti il Presidente del Tribunale a fare in modo di permettere, in tempi celeri, l’apposizione delle formule esecutive sui decreti ingiuntivi e fare sì che siano pagati in tempi certi e celeri i compensi maturati con il patrocinio a spese dello Stato; Interessare l’Ordine affinchè si proceda con forza alla revisione degli albi, come richiesto dalla Legislazione vigente; tutelare i colleghi nei confronti degli altri colleghi, che attraverso pretestuose, calunniose e diffamatorie contestazioni di parcelle favoriscono richieste e “desiderata” non filtrati dai clienti e di tutelare i colleghi da indecorosi accaparramenti – sottrazione di clientela da parte di altri avvocati; tutelare i colleghi colpiti da esposti, anche anonimi, manifestamente infondati, spesso redatti da altri legali e, infine, dialogare con la Magistratura, al fine di migliorare il servizio Giustizia, chiedendo agli organi competenti il rinforzo dell’organico requirente, giudicante e amministrativo.



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