Intreccio mafia-politica a Parabita, nuovo processo in Corte di Appello per molti imputati

“Gli “ermellini” hanno comunque confermato molte imputazioni ed alcune condanne maturate nel primo processo di Appello nell’ambito dell’inchiesta “Coltura”.

La Cassazione annulla alcune aggravanti e dispone per diversi reati, un nuovo processo di Appello. Parliamo dell’inchiesta “Coltura” sul presunto intreccio Mafia-Politica a Parabita.

“Gli “ermellini” hanno comunque confermato molte imputazioni ed alcune condanne maturate nel primo processo di Appello.

Nello specifico: rinvio alla Corte di Appello di Taranto per la rideterminazione della pena, per: Marco Antonio Giannelli, 31 anni di Parabita (20 anni, nel primo processo di Appello); Cristiano Cera, 25, di Ugento (6 anni e 4 mesi); Vincenzo Costa, 52, di Matino (14 anni); Mauro Ungaro, 33, di Taurisano (10 anni e 10 mesi); Giovanni Picciolo, 34, di Collepasso (11 anni); Matteo Toma, 37, di Parabita (11 anni ed 8 mesi); Claudio Donadei, 43, di Parabita (8 anni); Adriano Giannelli, 40, di Parabita (1 anno); Besar Kurtalija, 29 anni, di Parabita (16); Fernando Mercuri, 53, di Parabita (12); Orazio Mercuri, 46, di Parabita (14).

Intanto, è stata riderminata a 2 anni ed 11 mesi la pena per Antonio Fattizzo, 38, di Parabita (3 anni e 10 mesi) ed a 2 anni e 8 mesi per Antonio Luigi Fattizzo, 20, di Parabita (3 anni e 4 mesi).

La Cassazione ha confermato le altre condanne: 5 anni per Fernando Cataldi, 26 anni, di Collepasso; 6 anni e 4 mesi per Leonardo Donadei, 50, di Parabita; 8 anni per Cosimo Paglialonga, 61, di Collepasso; 8 anni per Donato Mercuri, 52, di Parabita; 1 anno e 4 mesi per Lorenzo Mazzotta (con pena sospesa e non menzione);

Ricordiamo che nell’ottobre del 2016, si è concluso con la condanna a circa 180 anni di carcere, il maxi processo. Il gup Michele Toriello al termine del rito abbreviato, celebratosi nell’Aula Bunker di Borgo San Nicola, ha emesso una sentenza di colpevolezza nei confronti di 19 imputati, disponendo anche due assoluzioni.

L’inchiesta Coltura

La delicata operazione investigativa “Coltura” condotta dai Ros, avviata nel 2013 grazie anche alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Massimo Donadei, ha permesso di ricostruire il processo di riorganizzazione interna del sodalizio mafioso Giannelli, dunque la reggenza assunta da Marco Antonio, come detto, figlio del boss storico Luigi Giannelli.

Gli imputati rispondono a vario titolo ed in diversa misura di associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, detenzione illegale di armi, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio e danneggiamento seguito da incendio.

Il collegio difensivo

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Luca Laterza, Americo Barba, Stefano Palma, Elvia Belmonte, Mariangela Calò, Luigi e Alberto Corvaglia, Laura Minosi, Gabriella Mastrolia, Gabriele Valentini, Francesco Fasano, Vincenzo e Antonio Venneri, Biagio Palamà, Luigi e Michelangelo Gorgoni, Walter Zappatore, David Alemanno, Luigi Suez, Vincenzo Blandolino, Pietro Ripa, Elisa Seclì, Maria Greco, Francesco Piro ed Emanuele Romano.

Ricordiamo poi che Giuseppe Provenzano, ex vice sindaco di Parabita ha scelto di essere giudicato con il rito ordinario. Il 57enne è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.