Scatta l’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza, per il 50enne dell’hinterland di Otranto, accusato di avere molestato una 15enne mentre faceva il bagno in un lido in zona Alimini, presentandosi come un personal trainer.
Il provvedimento porta la firma del gip Giulia Proto che ha accolto la richiesta del pm Maria Grazia Anastasia.
Secondo il giudice, sussistono i gravi indizi di colpevolezza, considerando anche i precedenti penali del 50enne, già condannato per violenza sessuale verso una minorenne, nel periodo estivo ed utilizzando lo stesso escamotage. Inoltre, sostiene il gip: “Non è inibito dalla presenza di persone e pone in essere le sue condotte libidinose in maniera insidiosa, approfittando del fatto che il corpo della vittima è sotto il livello dell’acqua”.
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti sulla scorta della denuncia presentata dal padre della presunta vittima, Il 50enne si sarebbe avvicinato alla ragazzina in acqua presentandosi come un personal trainer e con il pretesto di insegnarle alcuni esercizi. E dopo averla presa in braccio, l’avrebbe palpeggiata e stretta attorno a sé. La scena sarebbe stata notata dal fidanzatino della 15enne che è accorso in suo aiuto, dopo che il 50enne l’ha lasciata andare. L’uomo ha raggiunto a nuoto la riva tentando di fuggire ma è stato bloccato da un ex poliziotto e da un finanziere fuori servizio.
Dopo che i carabinieri sono intervenuti sul posto, per il 50enne è scattata la denuncia per violenza sessuale, ma in queste ore, è stato raggiunto dall’obbligo di dimora nel suo paese di residenza.
L’indagato, difeso dall’avvocato Ilario Manco, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha invece respinto le accuse, fornendo una diversa ricostruzione dei fatti.